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Processo “Qualunquemente”: prescrizione e assoluzioni per Rizza e Auteri

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Sentenza d’Appello per “Qualunquemente”: ecco la decisione della Corte per Rizza e Auteri

La Corte d’Appello di Catania ha messo un punto alla lunga vicenda processuale nota come “Qualunquemente”, che vedeva coinvolti, tra gli altri, l’ex sindaco di Priolo Antonello Rizza e l’attuale deputato regionale della DC Carlo Auteri. La sentenza di secondo grado, emessa il 15 settembre 2025 , ha riformato la decisione presa dal Tribunale di Siracusa nel marzo 2019.

L’esito per i due esponenti politici è articolato. Per il reato di voto di scambio, la Corte ha dichiarato il “non doversi procedere” per sopravvenuta prescrizione, come riporta il quotidiano La Sicilia. Per altre accuse, invece, il dispositivo ha sancito assoluzioni con formule diverse.

La Posizione di Carlo Auteri

Per il deputato regionale Carlo Auteri, la prescrizione ha annullato la condanna a un anno e due mesi inflitta in primo grado per il reato di voto di scambio (accuse di cui ai capi D.1, D.2a, E.2, E.3, G.1).

Contestualmente, la Corte d’Appello lo ha assolto da altre accuse, tra cui concussione e truffa, con la formula piena “perché il fatto non sussiste” (reati ascritti ai capi C.2, D.2b, D.2c e G.2).

“La Corte d’Appello di Catania ha posto la parola fine su una vicenda che per oltre dieci anni ha segnato la mia vita politica e personale”, ha commentato Auteri. “I giudici hanno ristabilito la verità. Il tempo è galantuomo: chi mi ha dipinto come un criminale oggi deve prendere atto che non avevo commesso alcun reato”. Il deputato ha sottolineato di essere stato assolto “perché il fatto non sussiste”, invitando a “non giudicate mai senza i fatti”.

La Posizione di Antonello Rizza

La prescrizione ha estinto i reati (capi D.1, D.2a, E.2, E.3, G.1) anche per l’ex sindaco di Priolo, Antonello Rizza, che in primo grado era stato condannato a tre anni di reclusione.

Per Rizza è arrivata inoltre un’assoluzione per altri capi d’imputazione (B.2, E.1b e N.1), in questo caso con la formula “perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato.

L’avvocato Tommaso Tamburino, legale di Rizza, ha espresso soddisfazione, affermando che “anche l’ultimo processo che vedeva imputato il Sindaco Rizza si è concluso con un verdetto di proscioglimento”. Il legale ha specificato che Rizza “è stato assolto da ben tre ipotesi di concussione, tutte fondate su accuse che sono poi risultate destituite di fondamento”.

L’ex sindaco ha commentato sui social: “Dedico questa assoluzione ai miei genitori […] ai miei straordinari figli, alla mia meravigliosa moglie, alla mia famiglia” non dimenticando la stoccata finale “Ed infine, dedico questa mia assoluzione, senza alcun sentimento di odio, anche a tutti quelli che hanno costruito le loro carriere, sulle mie disgrazie.

L’inchiesta e le spese processuali

L’inchiesta “Qualunquemente” era stata avviata nel 2012 dalla polizia di Priolo, coordinata dalla Procura di Siracusa. Le indagini si erano concentrate, tra le altre cose, sulla gestione del Consorzio Universitario Megara Ibleo e su attività dell’amministrazione comunale legate alle elezioni regionali dell’ottobre 2012 e alle consultazioni amministrative del giugno 2013.

Nonostante gli esiti assolutorii e prescrittivi, la sentenza d’appello ha condannato sia Antonello Rizza che Carlo Auteri, insieme ad altri, alla “rifusione delle spese processuali sostenute dalla costituita parte civile Comune di Priolo Gargallo”. La Corte ha liquidato tali spese per un totale di 6.287,10 euro, oltre oneri di legge.

Sono state invece revocate le statuizioni civili relative ai reati per cui sono intervenute le assoluzioni. La Corte depositerà le motivazioni della sentenza entro novanta giorni.

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