Cerimonia al Giardino Mario Francese nel 46° anniversario dell’omicidio del giornalista siracusano. Messaggi di memoria e responsabilità per le nuove generazioni
“Alle nuove generazioni insegniamo a non voltarsi dall’altra parte, proprio come ha fatto Mario Francese.” Con queste parole, il prefetto di Siracusa, Giovanni Signer, si è espresso durante la cerimonia organizzata da Assostampa Siracusa nel 46° anniversario dell’omicidio del giornalista siracusano Mario Francese, ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979.
L’evento si è tenuto presso il Giardino Mario Francese, all’interno del Parco Archeologico di Siracusa, dove una targa ne ricorda il coraggio e l’impegno per la verità. Presenti numerosi colleghi, rappresentanti delle forze dell’ordine, autorità civili e figure del mondo associativo, tra cui Giovanna Raiti per Libera.
“Dobbiamo continuare ad essere la memoria che abbiamo e la responsabilità che assumiamo ogni giorno con il nostro mestiere e da cittadini,” ha sottolineato Prospero Dente, segretario provinciale di Assostampa. “In questo luogo ogni anno ci ritroviamo per ricordare un collega che sentiamo presente e riferimento continuo per il nostro mestiere. Ha voluto raccontare fino alla fine soltanto la verità. E la verità è sicuramente l’atto più coraggioso per un uomo.”
Il sindaco Francesco Italia, assente per impegni fuori città, è stato rappresentato dall’assessore Consiglio, che ha rimarcato l’importanza del sacrificio di Francese. “La coincidenza di questa commemorazione con il Giorno della Memoria conferisce maggiore forza al messaggio che l’esempio di Mario Francese ha lasciato a tutti noi. Ci sono persone che sacrificano sé stessi per un bene superiore. Francese è morto perché credeva che la verità va sempre difesa e raccontata: un messaggio forte che dobbiamo trasferire ai giovani.”
Salvatore Di Salvo, tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, ha ricordato le recenti parole di Papa Francesco: “La libertà dei giornalisti è libertà per ognuno di noi. Il richiamo del Santo Padre è a scrivere sempre la verità, continuando ad essere veri; proprio come lo è stato Mario Francese.”
La cerimonia ha rappresentato non solo un tributo alla memoria di un giornalista coraggioso, ma anche un impegno condiviso per la difesa della libertà di stampa e della legalità.