Piccardo: ‘Mercoledì con Bologna non si può fallire’
Al di là del pronostico rispettato e della evidente differenza di valori e di classifica, non ci si attendeva però una sconfitta così pesante, sia per il punteggio che per la prestazione offerta dai siracusani, apparsi visibilmente stanchi. Partenza shock per i biancoverdi che, dopo appena due minuti, sono già sotto 3-0. Piccardo chiama subito time-out per svegliare i suoi e aggiustare qualcosa, ma la musica non cambia: l’Ortigia è lenta e molle e non riesce a concludere in porta, mentre il Brescia è aggressivo e allunga con facilità fino al 6-0. Carnesecchi rompe il digiuno dopo sei minuti e mezzo, quindi Ferrero, con il suo terzo gol personale, riporta a + 6 i suoi, prima della conclusione di Inaba, che accorcia nuovamente. La partita, tuttavia, è ormai indirizzata, con i biancoverdi che continuano a essere fallosi e imprecisi in attacco, mentre in difesa provano a contenere la forza dei padroni di casa, che però continuano ad allargare il divario. L’orgoglio dell’Ortigia è tutto nelle rabbiose ed efficaci conclusioni di Di Luciano e Cassia (a uomo in più) e nel rigore parato da Ruggiero a Faraglia, che limitano per quanto possibile i danni. A metà gara, la squadra di Bovo conduce 11-4. Il match non ha più nulla da raccontare: nelle ultime due frazioni il ritmo inevitabilmente cala e il pallino del gioco resta in mano ai lombardi, che ampliano il punteggio fino al 17-7 finale. Un brutto pomeriggio per i biancoverdi, che ora dovranno dimenticare questa prestazione sottotono e ritrovare fiducia, perché contro Bologna, mercoledì, non è ammesso fallire. La posta in palio è troppo alta.
A fine partita, coach Stefano Piccardo commenta la prestazione negativa dei suoi e prova a individuarne la causa: “La spiegazione di questa gara sta tutta nella sua fase iniziale, nel 7-2 del primo tempo. Oggi eravamo bolliti, mentre loro ci aspettavano con il coltello tra i denti e sono partiti subito con cattiveria, facendo la differenza. È evidente che siamo arrivati stanchi, infatti sul 3-0 ho chiamato subito time-out. Vedendo qual era l’andamento e notando che eravamo affaticati e soffrivamo già dopo quattro azioni, ho cercato di rallentare, di fermare un po’ questa situazione. Sapevamo della difficoltà del match, ma non ci aspettavamo una prestazione simile da parte nostra. Il Brescia è nettamente più forte, certo, ma credo che tra noi e loro non ci sia un gap di 10 gol, lo ritengo eccessivo”.
Il tecnico biancoverde ora dovrà evitare che questa brutta sconfitta possa far perdere un po’ di fiducia alla squadra, che nelle ultime due uscite in campionato sembrava averla ritrovata e che fra tre giorni è attesa da un match fondamentale: “Il rischio c’è, come sempre in questi casi, però bisogna ricordare che all’andata abbiamo attraversato momenti ben peggiori. Ad esempio, a questo punto esatto, nel girone di andata avevamo perso anche contro la Vis Nova, mentre adesso, prima della partita di oggi, venivamo da due vittorie consecutive. Sapevamo che qui avremmo potuto perdere, perché esiste una differenza di valori, che aumenta ulteriormente se inizi già con un 7-2 a primo tempo, regalando i primi tre gol al Brescia. I miei giocatori, comunque, sanno bene che a questo tipo di sconfitte bisogna sempre rispondere da squadra. Per quanto mi riguarda, non sono preoccupato, adesso cercherò di prendere atto di cosa è andato male a Brescia e poi penserò a lavorare per arrivare al meglio contro Bologna. Perché nel prossimo ciclo di partite, le più importanti per noi sono indubbiamente quelle contro Bologna e Quinto”.