[vc_row][vc_column][vc_text_separator title=”Smart city a cura di Bernadette Lo Bianco (fonte: turismok)”][vc_column_text]
Il contesto turistico attuale legato al Covid 19 è molto delicato ma il turismo ha da sempre dimostrato una grande attitudine alla resilienza. I fatti incresciosi legati agli attentati dell’11 settembre, la SARS in oriente, gli attentati terroristici internazionali, la crisi finanziaria mondiale del 2008, sono tutti esempi di come situazioni drammatiche abbiano condizionato il comportamento e le abitudini dei turisti, ma hanno anche evidenziato come il mercato turistico sia sempre riuscito a riprendersi e continuare a crescere nel tempo.
La situazione contingente ha portato alla nascita di nuovi bisogni da parte dei turisti e nuovi trend in affermazione sul mercato, vediamone alcuni:
- Sicurezza nella fruizione dell’esperienza turistica: le persone saranno molto attente a concetti legati alla sanificazione, pulizia, distanziamento sociale e in generale alla sicurezza durante le loro esperienze turistiche.
- Mercato di prossimità: la prossimità rappresenterà sicuramente il mercato sul quale rivolgere le campagne promozionali della destinazione nell’immediato futuro. Si prevede infatti che le persone non saranno abbastanza a loro agio per prenotare soggiorni in luoghi lontani e, inoltre, il modello che si prospetta per la riapertura sarà a cerchi concentrici: prima i comuni, poi le regioni ed infine gli stati.
- Turismo esperienziale: dopo questi lunghi mesi passati in quarantena le persone avranno molta voglia di svolgere attività all’aria aperta e questo privilegerà le destinazioni che offrono esperienze turistiche strutturate e ben organizzate.
- Ridimensionamento del turismo legato agli eventi: non essendo possibili gli assembramenti di persone, gli eventi turistici, per lo meno nel breve periodo, saranno sicuramente ridimensionati, se non addirittura cancellati.
- Turismo congressuale e fieristico: questo segmento sarà sicuramente l’ultimo a ripartire. La quarantena ha dimostrato come lo smart workingsia una soluzione plausibile anche per meeting e conferenze. Inoltre la capacità economica di sostenere spese di trasferta sarà ridimensionata a causa delle ripercussioni della crisi sanitaria. Interessante in questo contesto sarà il ripensamento degli spazi in modo dinamico tra business e leisure e la definizione di proposte bleisure.
- Indebolimento della domanda: la domanda turistica ha risentito della crisi sanitaria. Molte aziende hanno riportato gravi perdite a seguito della crisi e molte persone di conseguenza si trovano in condizioni economiche non ideali. Inoltre molti lavoratori sono stati costretti ad utilizzare i loro giorni di ferie e di permesso durante la quarantena.
Come evidenziato, l’ospite avrà nuove priorità e bisogni importanti da soddisfare, quali ad esempio ricerca di sicurezza, igiene e distanziamento sociale.
Sarà dunque opportuno ripensare agli spazi, alla fruizione del prodotto ed alle modalità di relazione con l’ospite. I musei, le mostre, l’accesso ai monumenti, andranno tutti ripensati e organizzati in maniera funzionale ai nuovi bisogni. Sarà poi fondamentale ripensare alle modalità con cui le persone potranno richiedere informazioni all’ufficio turistico della destinazione e in questo contesto sicuramente si dovrà privilegiare l’esperienza digital, con informazioni appropriate sul sito web della destinazione, sviluppo delle app dedicate, chatbot e tutto quello che le smart technologies possono offrire per accorciare le distanze tra ospite e destinazione mantenendo alti standard nella sicurezza.
Sarebbe opportuno – come afferma il prof. Filippo Grasso (esperto di turismo e professore di Analisi di Mercato presso la Facoltà di Scienze del Turismo dell’Università di Messina) che la ogni destinazione turistica si doti di una DMO (Destination Management Organization) che dovrà essere attiva a dare informazioni, costruire fiducia, consigliare e accompagnare il turista durante la sua esperienza di vacanza attraverso una strategia sempre più digitale. Informazioni importanti potrebbero essere ad esempio legate agli orari ideali per visitare un monumento in condizioni di poco affollamento, consigliare piccoli borghi da visitare, luoghi non troppo conosciuti ma interessanti, attività da praticare con sicurezza sul territorio, e molto altro.
Avrà sempre più importanza la possibilità esperienziale all’interno della destinazione. Questo era un trend già in netta definizione prima della crisi ed ora lo sarà ancora di più. La DMO dovrà dunque lavorare moltissimo con la rete degli operatori e sviluppare esperienze rilevanti, sicure e green.
La comunicazione ed il marketing di una destinazione turistica dovranno sicuramente tenere in considerazione i nuovi bisogni del mercato e le sue nuove caratteristiche. Per queste ragioni non è consigliabile far finta che non sia successo nulla e non cambiare la propria strategia comunicativa, anzi, questo potrebbe essere mal percepito da parte dei potenziali turisti, con conseguenze molto pesanti sulla percezione del brand.
Occorre dunque in primo luogo sviluppare una comunicazione diversa, incline ai nuovi bisogni evidenziati dai turisti, sicuramente più empatica e meno commerciale. Soprattutto per le prime fasi della ripartenza.
Ciò che è importante ora è comunicare serenità.
In funzione dello sviluppo del brand sui bisogni di sicurezza, distanziamento sociale, ecc… è oggi fondamentale raccontare e dare visibilità a luoghi dal grande potenziale che però sono poco conosciuti, descrivere quello che la destinazione sta facendo per riorganizzare il sistema turistico e altre informazioni utili a far percepire la destinazione come sicura e serena.
L’obiettivo finale sarà comunicare che una destinazione si sta organizzando per migliorare l’accoglienza e l’esperienza turistica in funzione delle nuove necessità dei suoi turisti.
Tutta la strategia marketing dovrebbe essere rivista in funzione della situazione attuale:
- I target turistici sono cambiati e si dovrà lavorare più sulla prossimità e sul corto raggio
- I bisogni dei turisti sono cambiati e occorrerà sviluppare una strategia di visibilità coerente con essi.
Si dovrebbe lavorare molto sulla visibilità su parole chiave nuove sui motori di ricerca.
Inoltre bisognerebbe lavorare sulla domanda latente per acquisire nuovi mercati, geolocalizzando le proposte e strutturando pacchetti molto ben targhettizati. Questo potrà essere efficacemente sviluppato con strategie di segmentazione del target, sia attraverso i social network, sia attraverso la carta stampata e i portali specializzati.
Bisognerebbe lavorare in modo proficuo con la propria rete di operatori turistici. Gli obiettivi sono quelli di dare concretezza e visibilità alle azioni di brand develpoment che occorrerà mettere in pratica.
In questo contesto si ci dovrebbe muovere in modo coordinato nel fornire informazioni agli operatori, costruire fiducia e consigliare best practice nel campo dell’accoglienza in funzione di alti standard nella sanificazione, contingentamento dei servizi e degli spazi ad appannaggio degli ospiti, ecc.
La formazione sarà fondamentale. In questo contesto gli operatori dovranno infatti essere supportati adeguatamente con nozioni e buone prassi per potersi allineare con le richieste del mercato.
In linea generale la rete dovrà prepararsi a ripartire in modo coordinato ed interconnesso.
Per queste ragioni potrebbe essere importante sviluppare a livello di rete turistica buone prassi per l’utilizzo in modo condiviso delle risorse e per la ridistribuzione sul territorio delle prenotazioni.
Molte destinazioni sono infatti orientate a distribuire sul territorio la mole complessiva di prenotazioni arrivate tra le singole strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere. Questo aiuta ad arrivare a livelli di occupazione adeguati tra le varie strutture del territorio, senza penalizzare nessuno ma, al contrario, promuovendo uno sviluppo coordinato nel rispetto dei nuovi vincoli che i protocolli di sicurezza imporranno nelle strutture ricettive.
In ultimo, ma non certo meno importante, riportiamo una considerazione sui tour operator esperienziali. Sempre di più vediamo l’importanza dello sviluppo di esperienze connotanti sul territorio. La costruzione di questo tipo di esperienze ha il grande valore di attirare target specifici, anche da località remote.
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