Aggiornato al 23/12/2023 - 10:19

Natale a tavola in Sicilia, la tradizione delle “Scacce”

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Chiamarle semplicemente “focacce ripiene” sarebbe quanto meno riduttivo…

Nel cuore pulsante delle tradizioni culinarie siciliane, un piatto si distingue per la sua semplicità e ricchezza di sapore: le Scacce Siciliane. Questa sorta di focacce ripiene, conosciute anche come Scacce Modicane o Scacce Ragusane, sono un gioiello della gastronomia dell’area degli Iblei, un angolo di paradiso incastonato nella splendida Sicilia; tuttavia, ogni angolo dell’Isola ne ha personalizzato la preparazione o semplicemente la farcitura, trasformandole in un prodotto non completamente diverso dall’originale, ma di sicuro con una propria identità ben definita.

Le Scacce sono più di un semplice piatto: sono un racconto, una storia di tradizioni e di famiglia. Nella loro semplicità, racchiudono l’essenza della cucina povera siciliana, quella che sa trasformare ingredienti umili in vere e proprie opere d’arte culinarie. Originariamente preparate una volta alla settimana, magari sfruttando l’accensione del forno per la preparazione del pane, queste delizie sono diventate un simbolo del periodo natalizio, anche se la loro bontà le rende irresistibili tutto l’anno.

La preparazione delle Scacce è un rituale che si tramanda di generazione in generazione. Si inizia con la creazione di una sfoglia rettangolare di pasta simile a quella del pane, tirata sottilissima. Il segreto sta nel ripiegare la sfoglia su sé stessa, una volta creando una sorta di bisaccia, più volte, e in questo caso parliamo di “vota vota”, creando strati che racchiudono il cuore del piatto: il ripieno. E qui si apre un mondo di possibilità: dai classici pomodoro e caciocavallo, a varianti più audaci come pomodoro e melanzane fritte o pomodoro e cipolle, senza dimenticare le verdure di stagione, selvatiche o coltivate, arricchite spesso con tuma, salsiccia, pomodoro secco “capuliato”. Ogni famiglia, ogni cuoco, ha la sua versione, un segreto custodito gelosamente o condiviso con orgoglio. Di base c’è la semola di grano duro, l’unica vera “farina” che si usava in Sicilia, ma oggi in molti casi non si disdegna di “tagliare” la semola con una farina di tipo “0” o “00”; acqua, lievito, sale e olio extravergine d’oliva completano l’impasto, che dovrà lievitare fino almeno al raddoppio.

Ma le Scacce non sono solo cibo: sono un pretesto per riunirsi, per condividere, per celebrare. Nel periodo natalizio, le case siciliane si riempiono del profumo invitante di queste focacce, mentre le famiglie si raccolgono intorno al tavolo per gustarle, raccontando storie, condividendo ricordi, ridendo e festeggiando. La Scaccia diventa così un simbolo di unione, di festa, di calore familiare.

E per chi vuole portare un pezzo di Sicilia nella propria casa, non c’è niente di meglio che provare a preparare una Scaccia. Con un po’ di pazienza e seguendo le tradizioni, si può dare vita a un piatto che è molto più di una semplice focaccia ripiena: è un viaggio nei sapori, nei colori, nelle emozioni di una terra ricca di storia e di passione.

Le Scacce Siciliane non sono solo un piatto, sono un’esperienza, un viaggio nel cuore pulsante della Sicilia, un modo per scoprire e riscoprire le tradizioni di una terra unica. In questo Natale, lasciatevi tentare da questo tesoro nascosto della cucina siciliana e scoprite perché, in Sicilia, le Scacce sono molto più di un semplice cibo: sono un pezzo di cuore.

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