L’associazione difende l’operato degli enti e attacca il deputato. Auteri replica: “Natura Sicula vive su un altro pianeta, il dirigente Perrotta non ha fatto nulla”
Si accende il dibattito sulla gestione dell’emergenza cinghiali nella provincia di Siracusa, con un duro botta e risposta tra l’associazione ambientalista Natura Sicula e il deputato regionale di Fratelli d’Italia Carlo Auteri. Al centro dello scontro, la valutazione delle azioni intraprese e le responsabilità per una situazione che vede i suidi spingersi ormai dalla montagna fino alle coste.
La posizione di Natura Sicula: “Problema reale, ma basta allarmismi e fake news”
Natura Sicula, pur riconoscendo la gravità del problema (“L’emergenza c’è ed è sotto gli occhi di tutti”), mette in guardia da “falsi allarmismi e strumentalizzazioni premeditate”. L’associazione interviene per smentire informazioni errate, come i timori degli allevatori bovini sulla peste suina (“non si trasmette ai bovini […] né all’uomo”), e respinge l’accusa, attribuita all’On. Auteri, che non si stia facendo nulla. Vengono elencate le azioni intraprese nonostante le lentezze burocratiche: circa 150 abbattimenti legali, incontri istituzionali, ordinanze dei sindaci (come a Buccheri), pianificazione di gabbie trappola (con difficoltà nel reperire coadiutori), corsi di formazione e sviluppo di un’app di monitoraggio. L’associazione difende quindi l’operato dell’ufficio provinciale Sviluppo Rurale e del dirigente Giancarlo Perrotta, attaccando direttamente Auteri, accusato di denigrare gli uffici e invitato a “tenere un profilo basso” ricordando presunte ombre su contributi regionali passati.
La replica di Auteri: “Natura Sicula scollegata dalla realtà. Perrotta inerte”
Non si è fatta attendere la controreplica dell’On. Carlo Auteri: “Sentir parlare di supporto agli enti locali per snellire la burocrazia fa comprendere come il presidente di Natura Sicula viva su un altro pianeta”. Il deputato afferma che le sue sollecitazioni nascono dal “grido di allarme lanciato da agricoltori, associazioni venatorie, allevatori e cittadini” che vedono i loro terreni devastati dall'”inerzia di chi dovrebbe proteggerli”. “Evidentemente Fabio Morreale [presidente di Natura Sicula, ndr] non ha contatto diretto con chi vive e lavora in queste campagne”, attacca Auteri.
Secondo il parlamentare regionale, la responsabilità dell’inerzia è chiara: “Il dirigente Perrotta, a capo dell’Ente che gestisce la riserva [Pantalica, ndr], non ha mai avviato un piano strutturale e risolutivo per contrastare il proliferare dei cinghiali. Non ha mai risposto alle centinaia di lettere inviate […], non ha convocato tavoli né coinvolto chi si è messo a disposizione. E non ha fatto nulla per proteggere una delle necropoli più importanti d’Europa”. Auteri rivendica il proprio ruolo di denuncia e sollecitazione: “Non resterò a guardare mentre si distrugge un territorio straordinario come quello di Pantalica, che ha bisogno di tutela, sì, ma anche di una gestione moderna e concreta”.
Infine, un invito diretto a Natura Sicula: “Invece di lanciare messaggi velenosi e difendere chi non ha mai fatto nulla – conclude Auteri – parli con gli agricoltori, con le associazioni venatorie, con chi ogni giorno combatte con questo problema. Forse allora capirà la realtà dei fatti. Noi continueremo a fare la nostra parte, senza timori e con la schiena dritta. Perché chi vive davvero il territorio, non può più accettare il silenzio e l’inefficienza”.