Aggiornato al 12/04/2025 - 13:25
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“Lacrime e Speranza nella Croce”: la Via Crucis al Teatro Greco emoziona Siracusa, tra “Caravaggio e Maria Addolorata”

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Assistere alla Via Crucis cittadina “Lacrime e Speranza nella Croce di Gesù”, tenutasi ieri sera nella cavea millenaria del Teatro Greco, è stato come immergersi in un flusso di emozioni potentissime

Un evento reso possibile dalla sensibilità della direzione del Parco Archeologico, che ha accolto l’iniziativa delle Parrocchie del Vicariato di Siracusa, e reso unico dalla straordinaria interpretazione degli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico della Fondazione Inda.

Il contesto, di per sé affascinante e suggestivo, è diventato scenario vivo della Passione. Merito di un allestimento essenziale ma incredibilmente efficace e, soprattutto, della maestria dei giovani attori dell’INDA. Ogni stazione prendeva vita al centro dell’orchestra grazie a un sapiente gioco di luci che ritagliava dal buio un’immagine caravaggesca: figure immerse nell’oscurità, illuminate da squarci di luce drammatica, capaci di comunicare un realismo atroce, un dolore fisico e spirituale che arrivava dritto al cuore dei tantissimi fedeli presenti.

Il dolore di Cristo, protagonista della Sua Passione, è stato palpabile, reso con intensità dai giovani interpreti e sottolineato dai testi delle quindici stazioni, guidati dalla preghiera e dalle riflessioni scritte dall’Arcivescovo, Mons. Francesco Lomanto, che ha presieduto il rito con accanto Padre Aurelio Russo, rettore della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. Un dolore che, come ha ricordato lo stesso Arcivescovo, si identifica con quello di “chi soffre ingiustamente […] umiliato, violentato, vilipeso, torturato, calpestato nella sua dignità umana” nella nostra attualità.

Ma in questo quadro di sofferenza e meditazione, emergeva con forza straordinaria un’altra protagonista: Maria, la Madonna. E con lei, le sue lacrime di dolore, lacrime che qui a Siracusa sono di casa, che conosciamo bene. Nella suggestione del Teatro Greco, il pianto della Madre diventava esso stesso parte centrale della Passione, un dolore composto ma straziante che accompagnava quello del Figlio.

È qui che il tema “Lacrime e Speranza” ha trovato la sua sintesi più potente. La sofferenza di Cristo e le lacrime di Maria non sono apparse come segno di sconfitta, ma come lo strumento stesso della vittoria di Dio sulla morte, della luce sull’oscurità, della redenzione che nasce dal dolore più profondo. Un messaggio di speranza potente, lanciato dalla cavea del Teatro Greco nella Settimana Santa.

Complimenti vivissimi a tutti i protagonisti: alle Parrocchie del Vicariato, al Parco Archeologico, all’Arcivescovo Lomanto per la guida spirituale, ma soprattutto ai ragazzi dell’Accademia dell’INDA e alla Fondazione tutta, che hanno saputo regalare alla città un momento di altissimo valore spirituale, culturale ed emotivo.

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