Nuovo assetto organizzativo per la rete ospedaliera provinciale, con reparti ristrutturati e ampliati per migliorare efficienza e servizi ai cittadini
Nell’ambito della riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale dell’Asp di Siracusa, nelle prossime settimane il reparto di Oncologia tornerà alla sua sede originaria presso l’ospedale Umberto I di Siracusa. La struttura è stata ristrutturata e adeguata secondo i più moderni princìpi di assistenza, accoglienza e comfort, pur mantenendo i servizi di DH oncologico anche nell’ospedale di Avola.
Contestualmente, entro la fine dell’anno, il reparto di Ortopedia, attualmente operativo al Trigona di Noto, troverà una collocazione definitiva nei locali dell’ex reparto di Oncologia ad Avola. Gli spazi saranno ampliati con due sale operatorie dedicate, di cui una riservata agli interventi di Traumatologia e al trattamento dei politraumi, garantendo percorsi dedicati e la massima asepsi.
Questo trasferimento rientra nella strategia degli “Ospedali Riuniti” Avola-Noto. A Noto saranno create Unità operative semplici a supporto dell’area di Emergenza, tra cui Medicina generale, Chirurgia, Cardiologia e Medicina d’urgenza, con nuove tecnologie grazie ai fondi PNRR. Inoltre, resteranno presenti servizi di Ortopedia nell’ambito della Orto-Geriatria, offrendo un approccio multidisciplinare per i pazienti anziani, insieme ai servizi di Riabilitazione. L’ospedale di Noto continuerà a ospitare la Casa di Comunità e l’ospedale di Comunità con 20 posti letto, Lungodegenza e Geriatria.
Il direttore del reparto, Salvatore Piccione, ha commentato: “Il trasferimento del reparto di Ortopedia e Traumatologia ad Avola ci permetterà di operare in una struttura moderna e dotata di tutte le Unità operative e di servizi, che ci consentiranno di ampliare e potenziare la nostra attività sia in campo di Chirurgia Ortopedica di elezione, in cui siamo anche riferimento nazionale per la chirurgia protesica di anca e ginocchio, sia per quanto riguarda la Chirurgia Traumatologica. Su quest’ultimo punto, è fondamentale precisare come ad Avola, a differenza di Noto, la contestuale presenza della Chirurgia e della Ortopedia-Traumatologia, in uno alla Rianimazione e Terapia intensiva, consentirà di affrontare in maniera ottimale i pazienti traumatizzati, come previsto in un DEA di I livello. Il trasferimento di Ortopedia all’ospedale di Avola contribuirà in maniera significativa a migliorare ulteriormente l’offerta sanitaria per tutti i cittadini della zona Sud, migliorando efficienza, efficacia, tempestività e ottimizzando le risorse umane, mentre a Noto continueremo a seguire i pazienti nel percorso post-chirurgico e di riabilitazione. Questo modello di cooperazione è il futuro della sanità, con l’obiettivo di fornire la migliore cura possibile ai nostri pazienti”.
Il direttore generale, Alessandro Caltagirone, ha aggiunto: “Il trasferimento del reparto di Oncologia a Siracusa tanto atteso dai pazienti, oramai imminente, è un passo cruciale per il rafforzamento della sanità provinciale. L’ospedale Umberto I di Siracusa, hub di riferimento, accoglierà il reparto di Oncologia in una sede più adeguata e centralizzata, facilitando l’accesso dei pazienti e l’interazione con le altre unità operative complesse. Questo rientro non sminuisce il ruolo dell’ospedale di Avola sul fronte oncologico, che continuerà a fornire un’assistenza di qualità sia in questo ambito che in tutte le altre specialità, come testimonia la presenza di reparti essenziali per la sicurezza e la cura dei pazienti. Inoltre, lo spostamento strategico del reparto di Ortopedia dall’ospedale di Noto a quello di Avola, sua naturale sede e previsto nella attuale rete ospedaliera, ci consentirà di dare al reparto gli spazi e i servizi necessari ed un ampliamento dell’offerta sanitaria così come più volte richiesto dallo stesso primario dottore Piccione. La nostra priorità è offrire un’assistenza di eccellenza – conclude il direttore generale – sfruttando al meglio le nostre risorse e specializzando le nostre strutture per rispondere alle reali necessità del territorio. Siamo certi che questa nuova configurazione, assieme a tutti gli altri interventi attuati e previsti in tutti gli ospedali del Siracusano, porterà un netto miglioramento della qualità dei servizi offerti, con un’assistenza sempre più efficiente, sicura e vicina alle persone”.
