Aggiornato al 31/10/2025 - 10:14
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Concorsi regionali, il PD Sicilia interroga il governo: “Perché tutte le prove si svolgono a Siracusa?”

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La deputata Valentina Chinnici chiede chiarimenti sulla scelta di Siracusa come unica sede per i concorsi pubblici regionali, denunciando disagi per i candidati della Sicilia occidentale

Perché la Sicilia occidentale continua a essere esclusa dalla scelta delle sedi concorsuali, costringendo migliaia di candidati a viaggi estenuanti e costosi verso Siracusa?”. È questo l’interrogativo al centro dell’interrogazione urgente presentata dall’On.le Valentina Chinnici, deputata del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana e vice presidente della V Commissione lavoro, sottoscritta da tutti i deputati del gruppo parlamentare del PD.

Con questa interrogazione – spiega Chinnici – chiediamo al Presidente della Regione e all’Assessore alle Autonomie locali di chiarire quali iniziative intendano adottare per garantire pari opportunità a tutti i cittadini siciliani nell’accesso ai pubblici impieghi. La concentrazione delle prove concorsuali al Centro Fiera del Sud di Siracusa crea una palese disparità territoriale e un aggravio economico e logistico per i residenti delle province occidentali vista la distanza e le pessime condizioni delle vie di trasporto sia stradali che ferroviarie.”

Nell’interrogazione viene evidenziato come la scelta di un’unica sede a Siracusa possa violare il principio costituzionale di uguaglianza e il diritto alla partecipazione ai concorsi, oltre a non rispettare le norme sul decentramento territoriale delle sedi d’esame.

Palermo – prosegue Chinnici – rappresenta la sede naturale e più idonea per ospitare le prove concorsuali della Sicilia occidentale. La Fiera del Mediterraneo, con i suoi spazi ampi e sicuri, è già pronta per accogliere grandi eventi pubblici. Chiediamo alla Regione di attivarsi con Formez PA e di siglare un protocollo con il Comune di Palermo per rendere strutturale questa soluzione.”

L’interrogazione chiede inoltre se il Governo regionale sia a conoscenza delle criticità legate alla mobilità e quali azioni concrete siano state avviate per sostenere i candidati provenienti dalle province occidentali.

È ora di porre fine a questa ingiustizia territoriale – conclude Chinnici –. Garantire una sede concorsuale a Palermo non è solo una questione di equità, ma anche di buon senso amministrativo e di sostegno concreto ai giovani e a tutti coloro che aspirano a servire la pubblica amministrazione.”

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