Diraimondo (intoccabile), Ferrara e Scrofano per Forza Italia, Blundo e Maccarrone per Rinacita. Questi i nomi che oggi arriveranno sulla scrivania del sindaco, Giuseppe Gambuzza, in vista del rimpasto che darà vita al “Gambuzza bis”. Stamattina nascerà il nuovo esecutivo comunale e dopo un fine settimana tribolato in cui si è corso il rischio che saltasse l’accordo interno a Forza Italia (era partito un diktat: allora non prenderemo elenchi di nomi al sindaco!), saluteranno la giunta Salvatore Lorefice e Giuseppe Gurrieri (Ivana Rabito si era già dimessa poiché nominata nel consiglio di vigilanza di AretusAcque), e anche Salvatore Lentinello, nominato in rappresentanza di Sud chiama Nord, partito successivamente svanito nel nulla.
Subentreranno Andrea Ferrara e Vincenzo Scrofano, mentre Giusi Diraimondo sarà confermato, considerata blindata dal commissario cittadino di FI, l’ex deputato regionale, Pippo Gennuso. Il “matrimonio”, dunque, tra il consigliere Sebastaino Rosa e il sindaco Gambuzza non s’ha da fare, poiché dalle regole dettate dal sindaco, ogni forza politica può indicare un consigliere / assessore. E se rimane Diraimondo, Rosa – aldilà dei rapporti difficili con Gambuzza – sembrerebbe spacciato.
Capitolo Rinascita. Per il movimento del sindaco, entreranno in giunta il consigliere comunale Salvatore Blundo e Laura Maccarrone. Anche se è in corso una riflessione negli ambienti di Rinascita, poiché Maccarrone sarebbe incompatibile per la legge regionale 5 aprile 2011 che stabilisce il divieto di far parte della giunta al coniuge, agli ascendenti ed ai discendenti, ai parenti e agli affini sino al secondo grado, del sindaco, di altro componente della giunta e dei consiglieri comunali. L’altra ipotesi in campo sarebbe quella della consigliera Milena Spataro, ma prevederebbe le dimissioni di uno dei due consiglieri/assessori di Rinascita dall’aula di via XXV Luglio. E non sarebbe una soluzione traumatica per il movimento, visto che il primo dei non eletti è il componente storico Piero Scala.