Il presidente Alessandro Di Mauro prova ad accelerare il ritorno alla piena operatività della massima assise; ma all’ARS l’On. La Vardera presenta un’interrogazione sull’assegnazione del campo di via Franca Gianni alla società Libertas Rari Nantes
Mentre il presidente del consiglio comunale, Alessandro Di Mauro, ha convocato per venerdì 10 ottobre alle ore 9 tutte le 5 nuove commissioni per l’elezione dei presidenti e dei vice presidenti, continua l’attenzione che le opposizioni stanno dando proprio alla seconda carica cittadina in merito alla recente assegnazione di un terreno comunale di 7.557 mq sito in via Franca Maria Gianni (zona classificata S3 – attrezzature per verde, gioco e sport) alla società A.S.D. Libertas Rari Nantes Calcio Nuoto e Pallanuoto.
Questa mattina il gruppo del Partito Democratico ha chiesto il ritiro della determina in autotutela, parlando apertamente di “una serie di criticità sostanziali e di opportunità politico-amministrative che rendono necessario un approfondimento e una revisione dell’atto.”
Ma la vicenda è ufficialmente approdata all’Assemblea Regionale Siciliana grazie ad una interrogazione urgente presentata dall’On. Ismaele La Vardera. Il leader di “Controcorrente” in particolare si sofferma sui dubbi dell’altro partecipante alla gara, escluso per non avere raggiunto il punteggio minimo previsto di 70/100.
“Secondo quanto dichiarato pubblicamente da uno dei partecipanti esclusi, la società risultata vincitrice sarebbe riconducibile, per legami personali e politici, alla famiglia Di Mauro, in particolare a Roberto Di Mauro, attuale commissario provinciale dell’MPA della Provincia di Siracusa a suo figlio Alessandro Di Mauro, attuale Presidente del Consiglio Comunale di Siracusa in quota MPA; sebbene né Roberto né Alessandro Di Mauro risultino formalmente legali rappresentanti della società aggiudicataria, – si legge ancora nell’interrogazione – documentazione sportiva del CONI attesterebbe la presidenza della società, con diverso codice fiscale, in capo a Roberto Di Mauro, mentre il presidente formale della A.S.D. aggiudicataria risulta essere altro soggetto.”
“La società beneficiaria – prosegue il testo dell’interrogazione – si è aggiudicata il terreno a fronte di un canone annuo irrisorio, pari a € 3.631,88 (se costruzione esigibile) o € 3.823,67 (non esigibile), ovvero circa 300 euro al mese, per un’area pubblica di grandi dimensioni e valore strategico.”
La Vardera si rivolge dunque all’assessorato per chiedere se “intenda attivare un’immediata verifica sulla legittimità e trasparenza dell’intera procedura di assegnazione, con particolare riferimento: alla correttezza dei tempi di protocollazione delle domande; alla composizione e indipendenza della commissione valutatrice; all’effettiva autonomia della società aggiudicataria da figure politiche attualmente in carica presso lo stesso ente che ha disposto l’assegnazione.”