Aggiornato al 08/10/2025 - 18:10
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Trasparenza

Concessione alla Rari Nantes a Siracusa, il M5S attacca: “Canone irrisorio, si sospenda l’atto”

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Il Movimento 5 Stelle solleva dubbi di legittimità e opportunità sulla concessione per 60 anni di un’area in via Franca Maria Gianni. “Cosa ne pensa il sindaco? Il suo silenzio preoccupa”

Forte preoccupazione sulla concessione alla Rari Nantes a Siracusa di un’area comunale per 60 anni. A esprimerla è il Movimento 5 Stelle di Siracusa, che annuncia un’interrogazione all’Assemblea Regionale Siciliana e chiede al Comune di sospendere gli effetti dell’atto.

Al centro della polemica c’è la determina dirigenziale n. 4630 del 22 settembre 2025, che affida alla società sportiva un’area di oltre 7.500 metri quadrati in via Franca Maria Gianni, destinata a verde e sport.

M5S: “Canone sproporzionato, solo 300 euro al mese”

“Un bene pubblico è stato affidato per sei decenni a fronte di un canone annuo di appena 3.600 euro, poco più di 300 euro al mese”, evidenzia il M5S di Siracusa. “Una cifra che appare del tutto sproporzionata rispetto al valore e al potenziale dell’area e che pone seri interrogativi sulla tutela dell’interesse pubblico”.

Il Movimento 5 Stelle solleva inoltre dubbi sulla “presunta vicinanza della società beneficiaria alla famiglia del presidente del Consiglio comunale Alessandro Di Mauro”, una circostanza che, secondo i pentastellati, “imporrebbe un doveroso passo indietro da parte dell’Amministrazione, nel rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza”.

L’appello al Sindaco e la richiesta di sospensione

“Siamo di fronte a una vicenda che non è solo amministrativa, ma anche etica e politica. Cosa ne pensa il sindaco? Il suo silenzio preoccupa”, si legge nella nota del M5S. Il Movimento richiama episodi simili accaduti nel 2014 e 2015, anch’essi denunciati pubblicamente.

La richiesta al Comune è chiara: “sospendere gli effetti della determina dirigenziale e avviare una verifica approfondita per chiarire eventuali conflitti di interesse”.

“Non ci siano zone d’ombra o sospetti di favoritismi”, conclude il Movimento 5 Stelle. “Ogni euro di patrimonio pubblico deve essere amministrato con trasparenza, equità e rispetto delle regole”.

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