Aggiornato al 09/10/2025 - 11:42
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Semplificazione

Proroga di un anno per il Quaderno di Campagna: soddisfazione di Confagricoltura Siracusa

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Slitta al 1° gennaio 2027 l’obbligo di registrazione digitale dei trattamenti colturali. Confagricoltura accoglie con favore la decisione, che consentirà alle imprese agricole di adeguarsi con più tempo

Il Quaderno di Campagna, strumento utilizzato da anni dagli agricoltori italiani ed europei in forma cartacea per tracciare in modo trasparente i trattamenti effettuati su tutte le colture e durante le varie fasi fenologiche, avrebbe dovuto diventare obbligatoriamente digitale dal 1° gennaio 2026.

La regolare tenuta del quaderno è da sempre oggetto di rigorosi controlli da parte delle autorità sanitarie pubbliche, a garanzia dei consumatori. Tuttavia, l’obbligo di adozione della versione digitale, con tempi di registrazione molto brevi e stringenti, aveva sollevato preoccupazioni tra gli operatori del settore agricolo.

Confagricoltura si è battuta per ottenere una proroga di un anno, che consentirà alle aziende agricole di adeguarsi gradualmente ai nuovi strumenti software, spesso costosi, evitando di aggiungere ulteriori adempimenti burocratici a quelli già numerosi che gravano sul comparto. La proroga serve anche a scongiurare il rischio di sanzioni o di compromettere i contratti di vendita con la grande e media distribuzione in caso di mancato rispetto dei termini imposti.

Con la nuova disposizione, l’obbligo entrerà in vigore il 1° gennaio 2027. La modifica al Regolamento 2023/564, proposta dalla Commissione Europea e in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, dovrà essere successivamente recepita dagli Stati membri. Tale aggiornamento inciderà direttamente sull’uso del registro informatizzato dei trattamenti agricoli (QdCa).

Confagricoltura, dopo una lunga e articolata azione sindacale, si era fatta portavoce delle difficoltà oggettive legate ai nuovi adempimenti informatici. Questi ultimi, oltre a rappresentare un ulteriore peso burocratico, si scontrano con la scarsa copertura internet di molte aree rurali.

«Negli ultimi anni – evidenzia Confagricoltura Siracusa – è aumentata la complessità della burocrazia a carico delle imprese agricole e delle amministrazioni nazionali. Questo rinvio di un anno permette alle aziende di tirare il fiato, in attesa che la Commissione europea presenti un ulteriore pacchetto di semplificazione delle norme in materia di agricoltura e alimentazione».

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