Dopo la manifestazione del 10 aprile, il Centro Antiviolenza Ipazia ringrazia la città di Siracusa e rilancia l’urgenza di un cambiamento culturale e di un coordinamento istituzionale nella lotta contro la violenza maschile sulle donne
A una settimana esatta dalla manifestazione di giovedì 10 aprile, in ricordo di Sara Campanella, Ilaria Sula e tutte le vittime di femminicidio, la presidente del Centro Antiviolenza Ipazia, avv. Daniela La Runa, e le componenti del Direttivo desiderano esprimere un sincero ringraziamento alla città di Siracusa, ai centri antiviolenza, alle realtà associative, alle sigle sindacali, ai e alle rappresentanti delle forze politiche del territorio siracusano che hanno deciso di partecipare all’iniziativa. “Con la loro presenza, – sottolinea l’avv. La Runa – hanno testimoniato la grande sensibilità e lo spirito di coesione che ci spinge tutte e tutti verso un fine comune: la condanna della violenza maschile sulle donne e il femminicidio, che di essa è il crudele epilogo”.
L’avv. Daniela La Runa continua, spiegando l’obiettivo della manifestazione: “L’obiettivo che ci eravamo prefisse era quello di ricordare non solo le ultime giovani vite spezzate anzitempo ed in maniera così brutale, ma proprio nel loro nome sensibilizzare l’intera società verso l’unica chance ancora non percorsa per porre fine al fenomeno, ovvero un radicale cambiamento culturale”.
Le oltre mille persone che giovedì sono scese per strada, secondo l’avv. La Runa, “hanno dimostrato che la violenza di genere e il femminicidio sono ormai fenomeni emersi da quella strana invisibilità che li voleva relegati esclusivamente al chiuso degli spazi domestici, dove in stragrande maggioranza si verificano, alle sedi delle forze dell’ordine o alle aule di tribunale”.
“Da oggi, – afferma ancora La Runa – parole, discorsi e azioni violente nella vita reale come nell’universo social, diventano finalmente visibili, disturbanti, urgenti e di questa urgenza si sono fatte carico le persone presenti alla manifestazione, così come se ne deve fare carico la società intera”. In particolare, “questa volta – aggiunge La Runa – a partire proprio dagli uomini e dalla presa di coscienza di una loro responsabilità nella ciclica riproposizione di un modello tossico di maschilità abusante e prevaricatrice”.
L’avv. Daniela La Runa non manca di esprimere anche la propria gratitudine: “Il nostro, è un grazie convinto come già sottolineato, alle tante associazioni del terzo settore, sindacati e partiti politici che indipendentemente dalla bandiera e dalle ideologie di appartenenza hanno scelto di riunirsi attorno a un tavolo per cooperare, cosa non da poco!”. L’avv. La Runa aggiunge che questo spirito di coesione, seppur nato in pochi giorni, “ci ha consentito di raggiungere un obiettivo importantissimo che è andato oltre ogni nostra più rosea aspettativa”. E prosegue: “Senza dubbio sono state poste le basi per future collaborazioni, fondamentali per affrontare il tema sotto ogni sfaccettatura e al contempo iniziare a coinvolgere seriamente le istituzioni in un percorso virtuoso e proficuo volto all’eliminazione della violenza maschile sulle donne”.
Al termine della manifestazione, una delegazione di rappresentanti dei CAV presenti, Doride di Avola e Nesea di Augusta, si è incontrata con il Prefetto di Siracusa, Giovanni Signer. Durante l’incontro, è stato discusso il documento programmatico che evidenziava le criticità e la necessità di un protocollo interistituzionale che veda come protagonisti necessari i CAV presenti sul territorio, e la richiesta di istituzione di un tavolo tecnico che preveda la loro partecipazione. “Ad oggi, infatti – ribadisce l’avv. La Runa – non esiste né il protocollo, né delle linee guida che coinvolgano tutti i soggetti che sono attori necessari alla prevenzione e repressione dei reati legati alla violenza di genere”.
Il Prefetto di Siracusa, Giovanni Signer, “si è mostrato molto attento a quanto da noi argomentato – conclude l’avv. La Runa – e ha promesso che si sarebbe immediatamente attivato”. L’attivazione di un lavoro concreto è avvenuta già nei giorni seguenti, con la Prefettura che ha prontamente contattato le rappresentanti del Centro Antiviolenza Ipazia per la realizzazione di una mappatura dei CAV presenti sul territorio.
Il documento contenente le proposte formulate e sottoscritte dal coordinamento spontaneo della manifestazione, consegnato giovedì sera al termine del corteo al Prefetto di Siracusa, Giovanni Signer, “sarà pubblicato sui nostri canali social non appena la Prefettura ci fornirà copia con tutte le firme raccolte”, concludono dal Centro Antiviolenza Ipazia.
In foto: da sin. avv. Stefania D’agostino Cav. Nesea Augusta – avv. Tea Romano Cav Doride Avola – Prefetto Giovanni Signer – avv. Daniela La Runa – avv. Maria G Lazzara avv. Elena Salemi – avv. Alessia Lo Tauro Cav. Ipazia