Deputato AVS: “Evidente spionaggio navi umanitarie per Gaza”. Avvistati anche jet sorveglianza elettronica G550 “Nahshon” sul Canale di Sicilia
La Global Sumud Flotilla si appresta a salpare dalla Sicilia verso Gaza con un carico di aiuti umanitari, ma la missione di solidarietà internazionale si trova al centro di un caso politico che coinvolge presunte operazioni di intelligence israeliane sul territorio italiano.
Nella serata di ieri, un aereo da trasporto KC-130H Karnaf dell’Aeronautica israeliana, decollato dalla base militare di Nevatim, ha fatto scalo presso la base statunitense di Sigonella, ripartendo dopo poche ore verso Israele. Il velivolo appartiene al Squadrone 131 dell’Air Force israeliana, specializzato in rifornimento in volo e trasporto strategico.
L’episodio ha destato particolare attenzione considerando la concomitante presenza delle imbarcazioni della Flotilla tra Siracusa e Catania, sollevando interrogativi sulle reali finalità della missione aerea.
La reazione politica: interpellanza parlamentare urgente
Il deputato Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra ha annunciato la presentazione di un’interpellanza parlamentare urgente per fare chiarezza sull’accaduto.
“Presenterò subito un’interpellanza al governo per chiedere cosa facciano aerei israeliani sul territorio italiano”, ha dichiarato Bonelli. “È evidente che la ragione sia spiare le navi della Flotilla. Vogliamo che il governo risponda, confermando o smentendo. Questo evidenzia l’arroganza del governo israeliano, che crede di poter condurre operazioni simili in un Paese sovrano”.
Secondo fonti specializzate nel monitoraggio dei voli militari, l’attività aerea israeliana potrebbe essere stata più intensa di quanto inizialmente rilevato. Si parla di due KC-130H israeliani atterrati a Sigonella e dell’avvistamento, nella notte precedente, di due Gulfstream G550 “Nahshon” sul Canale di Sicilia.
Questi sofisticati jet da sorveglianza elettronica dell’intelligence militare israeliana sono progettati per:
- Raccolta di informazioni sensibili
- Geolocalizzazione di segnali radio
- Monitoraggio radar e delle comunicazioni
L’impiego di questi velivoli in prossimità della Flotilla rafforza i sospetti di un’azione di intelligence mirata contro la missione umanitaria.
Ottenere conferme ufficiali risulta complesso: gli aerei militari israeliani viaggiano abitualmente con transponder spenti, rendendo impossibile il tracciamento pubblico delle rotte e delle operazioni.
La Flotilla, composta da circa 50 imbarcazioni provenienti da tutta Europa, si prepara alla traversata nel Mediterraneo con l’obiettivo di rompere simbolicamente l’assedio su Gaza e consegnare beni di prima necessità alla popolazione civile palestinese.
L’iniziativa di solidarietà internazionale mira a portare aiuti a una delle aree più martoriate del mondo, dove la popolazione civile affronta condizioni umanitarie drammatiche.
Il caso rischia ora di aprire un fronte diplomatico tra Roma e Tel Aviv, mentre l’opinione pubblica attende chiarimenti dal governo italiano sulla presenza di velivoli militari stranieri sul territorio nazionale.