L’ultimo report fotografa un’Isola in difficoltà, zavorrata dal calo dei prodotti petroliferi. In controtendenza positiva il settore dell’agricoltura, che cresce dell’8,5%
L’ultimo report dell’Istat sull’export restituisce l’immagine di un’Italia a due velocità, con la Sicilia tra le regioni con i dati peggiori. Nel secondo trimestre del 2025, le esportazioni dall’Isola hanno registrato un crollo dell’11,2%, un dato in netto contrasto con la crescita del Centro-Nord.
A livello provinciale, il report lancia un allarme per Siracusa, inserita tra le città con il maggiore calo delle esportazioni a livello nazionale.
Un’Italia a due Velocità
Con il suo -11,2%, la Sicilia si posiziona come la terza peggior regione d’Italia per l’andamento dell’export, preceduta solo da Sardegna (-17,3%) e Campania (-15,5%). Un risultato che stride con le performance di regioni come il Lazio (+17,4%) e la Toscana (+11,8%), che guidano la crescita del settore.
L’analisi dell’Istat conferma una dinamica territoriale differenziata: positiva per il Nord-Ovest e il Centro, ma in forte calo per il Sud e le Isole.
Siracusa tra le province peggiori. I Dati per settore
Il dato più allarmante per il territorio aretuseo è l’inclusione di Siracusa tra le province italiane con il maggiore calo di esportazioni nel trimestre. Più in generale, sono le province della Sicilia orientale a registrare le performance peggiori, mentre Palermo ottiene il risultato migliore.
Analizzando i dati per settore (gennaio-giugno 2025 vs 2024), emergono le cause del crollo, ma anche qualche sorpresa positiva:
- SEGNO MENO (-):
- Prodotti petroliferi raffinati: -27,6%
- Apparecchi elettrici: -53,2%
- Minerali da cave e miniere: -54%
- SEGNO PIÙ (+):
- Prodotti dell’agricoltura: +8,5%
- Articoli di abbigliamento e apparecchiature elettroniche: in crescita.
- Mezzi di trasporto: settore stabile.
Il crollo è quindi trainato dal settore petrolifero, da sempre chiave per l’economia siracusana e isolana, mentre una boccata d’ossigeno arriva dal comparto agricolo.
L’analisi dell’Istat
L’istituto di statistica conferma che nei primi sei mesi del 2025, Sicilia, Sardegna e Campania sono le regioni che hanno fornito i contributi negativi più ampi alla crescita tendenziale dell’export nazionale, a differenza di Lazio, Toscana e Lombardia che ne sono state il motore.