Aggiornato al 16/04/2025 - 18:46
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Parchi regionali, Savarino: «Svolta dall’Ars, avranno finalmente una governance dedicata»

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Approvata la nuova norma sulla nomina dei direttori degli enti parco. L’assessore: “Messo ordine, passo importante per valorizzare il nostro patrimonio naturale”

Una riforma per dare “una prospettiva di ampio respiro” e una “governance dedicata” ai Parchi regionali siciliani. È stata approvata oggi dall’Assemblea Regionale Siciliana (Ars) la nuova norma, proposta dall’assessorato al Territorio e Ambiente, che ridefinisce le modalità di nomina dei direttori degli enti parco regionali, superando disposizioni legislative precedenti ritenute ormai datate.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale Giusi Savarino: «La norma approvata oggi rappresenta una svolta per i Parchi regionali: finalmente diamo ad essi una prospettiva di ampio respiro e gettiamo le basi per dotarli di una governance dedicata». Secondo l’assessore, si è riusciti a mettere “ordine ad una stratificazione di norme che aveva ingessato i parchi”. Questo è visto come “un passo importante verso la valorizzazione e una gestione solida degli enti, che guardi al futuro per sviluppare tutte le enormi potenzialità del nostro patrimonio naturale».

Cosa Prevede la Nuova Legge

La normativa introduce un nuovo meccanismo per la scelta dei direttori dei parchi. La nomina sarà affidata direttamente dall’assessore al Territorio e Ambiente, che dovrà attingere da un apposito “elenco degli idonei” all’esercizio dell’attività di direttore di parco. Questo elenco sarà istituito presso lo stesso assessorato con un decreto che ne stabilirà modalità e criteri di selezione.

In attesa che l’elenco venga formato, la gestione degli enti parco sarà comunque garantita attraverso la nomina di direttori reggenti. Per individuare queste figure ad interim, la nuova legge supera alcuni vincoli burocratici precedenti, eliminando la necessità di fare riferimento a profili dirigenziali non più esistenti nei ruoli regionali e consentendo di affidare l’incarico temporaneo anche a dirigenti regionali in quiescenza, sempre nel rispetto delle normative vigenti in materia.

L’obiettivo della riforma è quindi quello di assicurare una guida stabile e qualificata agli enti parco, superando le difficoltà del passato e favorendo una gestione più efficace e orientata alla valorizzazione del patrimonio naturalistico siciliano.

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