Segretario regionale dem dopo voto: “17 franchi tiratori in maggioranza, governo in crisi irreversibile”. ARS approva manovra quater da 200 milioni ma boccia misure chiave su cinema, editoria e south working
Schifani – e quello che resta della maggioranza – cercano, comunque, di tirare il carretto e far emergere gli aspetti positivi di una manovra quater dell’Ars che ha affossato la maggioranza politica a sostegno del presidente della Regione. A gridare alla crisi è, chiaramente, il Partito democratico, che attraverso il segretario regionale, Anthony Barbagallo, chiede le dimissioni di Schifani.
«Non ci sono più le condizioni per andare avanti – ha dichiarato il parlamentare nazionale democratico – rassegni le dimissioni e liberi i siciliani dalla cappa di clientele di potere che sta opprimendo la Sicilia».
Durante la seduta a Sala d’Ercole, sono stati bocciati 15 articoli con il voto segreto, a seguito di un accordo tacito 8ma forse non tanto) tra l’opposizione e un pezzo di maggioranza. Infatti 17 franchi tiratori, cioè la metà dei deputati del centrodestra, hanno bocciato il provvedimento assieme ai democratici.
«Un terzo della manovra bocciata da metà della maggioranza di Schifani – aggiunge Barbagallo – vestita da franchi tiratori. Non servono più ulteriori commenti. Il Presidente della Regione ne tragga le conseguenze: non tenga più in ostaggio la sua terra e – conclude – restituisca la parola agli elettori».
Dalla Regione escono fuori i numeri della manovra. Un pacchetto di misure dal valore complessivo di circa 200 milioni di euro per il 2025. Numerosi gli interventi di rilievo voluti dal governo regionale, che spaziano dal sostegno al personale e ai settori produttivi fino alle politiche sociali, inseriti già nel testo base approvato dalla giunta o integrati successivamente durante l’esame in commissione Bilancio. È stata approvata, infatti, la stabilizzazione del personale dei Consorzi di bonifica, l’aumento delle risorse per il Fondo di povertà per 10 milioni di euro. Ok anche allo stanziamento di 30 milioni nel triennio per il salario accessorio del personale non dirigenziale dell’amministrazione regionale. E ancora: via libera all’esonero parziale dei canoni irrigui che, grazie a un emendamento del governo, è passato da uno stanziamento di 5 milioni di euro a 10 milioni di euro. Diversi interventi saranno destinati alle imprese del settore zootecnico. Un milione è stato stanziato per Gibellina capitale europea della cultura contemporanea Nell’attenzione al sociale, numerose sono le risorse in favore delle persone con disabilità: 34 milioni sono stati destinati agli assegni alle persone con disabilità gravissima, 15 milioni ai servizi a favore degli Asacom, ulteriori fondi sono stanziati per la pratica sportiva delle persone con disabilità. Approvate anche risorse per la continuità territoriale aerea e verso le isole minori, la rigenerazione urbana, la manutenzione dei porti, i voucher per la pratica sportiva dei ragazzi dai 6 ai 16 anni.
Tutto il resto, out. E nella nota ufficiale della diffusa dalla Regione, c’è l’elenco delle voci “tagliate”.
«Le dinamiche d’aula, e in particolare l’uso del voto segreto – si legge nel comunicato – hanno bloccato misure caratterizzanti, fortemente sostenute dal governo. In particolare, lo scorrimento della graduatoria per il finanziamento delle iniziative cinematografiche che avrebbe portato al sostegno anche del film su fratel Biagio Conte; lo stanziamento di 10 milioni di euro per contributi alla realizzazione di laghetti aziendali da parte delle imprese agricole; e, ancora, lo stanziamento di 4 milioni a favore delle imprese del settore dell’editoria giornalistica e libraria. Infine, il voto segreto ha bocciato la misura del South working, intervento che avrebbe consentito l’erogazione alle imprese di 30 mila euro per ciascun lavoratore occupato, con accordi per lo svolgimento del lavoro in modalità agile, cioè nel proprio luogo di residenza».