Durante il focus sulla filiera del vino e del cibo, annunciata la creazione di un nuovo Distretto del Cibo per valorizzare le eccellenze siciliane e potenziare l’export
Un nuovo capitolo per l’agroalimentare siciliano prende vita a Pachino, dove è stata annunciata la creazione di un Distretto del Cibo Siciliano, un progetto che punta a valorizzare il settore vitivinicolo e i prodotti d’eccellenza del territorio.
L’iniziativa è stata presentata durante il focus “La filiera del vino e del cibo”, svoltosi al Circolo Soci BCC Pachino, con la partecipazione di imprenditori, istituzioni e rappresentanti di settore.
“Ci sono tutti i presupposti per un grande sviluppo del territorio, dei prodotti e della comunità”, ha dichiarato Fabrizio Velocci di Agri Rete Service, sottolineando il coinvolgimento attivo di enti pubblici e banche per ottenere il riconoscimento ufficiale del distretto.
Un progetto di sviluppo per il territorio
Il Distretto del Cibo Siciliano sarà un vero e proprio strumento di rilancio economico e aggregazione, che metterà in rete cantine, produttori agricoli, istituzioni, scuole e imprese del settore.
Tra i principali promotori del progetto, Walter Guarrasi, presidente di Vivi Vinum Pachino, ha evidenziato il lavoro svolto in questi anni con “Vino Connect Sicilia”, un’iniziativa che ha creato connessioni tra socialità ed economia locale, favorendo la crescita della filiera agroalimentare.
“Red Heritage Pachino”: il rosso che unisce vino, pomodoro e tonno
A contribuire alla valorizzazione del territorio è anche la Cooperativa di Comunità “Le Terre di Ebe”, che ha lanciato il progetto “Red Heritage Pachino”, basato su tre eccellenze locali:
- Pomodoro di Pachino IGP
- Vini siciliani DOC
- Tonno
L’obiettivo è promuovere il turismo enogastronomico, coinvolgendo ristoratori e strutture ricettive nella valorizzazione dei prodotti tipici.
Numeri e prospettive del settore agroalimentare siciliano
Il comparto agroalimentare siciliano vale 9,7 miliardi di euro (dato 2024), con 1.342.000 ettari coltivati, di cui 300.000 destinati al biologico. La filiera vitivinicola e agroalimentare impiega oltre 142.000 aziende.
Secondo Luciano Ventura, segretario generale di Confcooperative Sicilia, la vendemmia 2024 ha registrato un calo del 20% a causa di siccità e parassiti, ma con un innalzamento della qualità del vino e un aumento del valore delle bottiglie.
Nuovi mercati e strategie di internazionalizzazione
Il brand Sicilia è molto apprezzato all’estero, in particolare in Nord America e Nord Europa, ma ci sono ancora mercati da esplorare per ampliare l’export.
“L’obiettivo delle cooperative è creare massa critica, unendo i produttori e lavorando su percorsi di qualità per ogni mercato di riferimento”, ha spiegato Antonello Ciambriello, esperto di internazionalizzazione e vitivinicolo di Confcooperative-Fedagripesca.
Partecipazione delle istituzioni e sostegno alle imprese
Al focus hanno partecipato:
- Giuseppe Gambuzza, sindaco di Pachino
- Salvatore Lentinello, assessore all’Agricoltura di Pachino
- Francesco Azzaro, dirigente dell’Ispettorato provinciale Agricoltura di Siracusa
- Concetto Costa, presidente di BCC Pachino e Federcasse Sicilia, da sempre attento alle iniziative di sviluppo territoriale
Un futuro sostenibile per l’agroalimentare siciliano
Con la nascita del Distretto del Cibo Siciliano, il territorio di Pachino si candida a diventare un hub strategico per il settore vitivinicolo e agroalimentare, unendo tradizione e innovazione per competere sui mercati nazionali e internazionali.