“Particolarmente importante la decisione di non accentrare la scelta più importante, quella relativa ai Lep (Livelli essenziali delle prestazioni per i diritti sociali e civili), solo nelle mani del governo“
Autonomia sì, ma non così come era stata voluta dal parlamento.
E’ comunque positiva questa sentenza della corte costituzionale perché consente una maggiore ponderazione su materie delicatissime, che rischiavano seriamente di spaccare, in maniera irreversibile e dannosa, l’Italia.
Particolarmente importante la decisione di non accentrare la scelta più importante, quella relativa ai Lep (Livelli essenziali delle prestazioni per i diritti sociali e civili), solo nelle mani del governo.
Ben sette comunque i punti che risultano incostituzionali, tra cui la pronuncia della Corte che ritiene improprio che la legge Calderoli venga applicata alle richieste di autonomia che potrebbero provenire dalle regioni a statuto speciale, che invece hanno la possibilità di attivare la procedura seguendo il proprio Statuto, che purtroppo in Sicilia resta colpevolmente in gran parte ancora inapplicato.
Con questa parziale bocciatura dell’autonomia differenziata restano comunque in piedi alcune questioni di merito. Solo quando sarà pubblicata la sentenza definitiva si potrà capire che fine farà il referendum abrogativo.
Salvo Sorbello