Il sindacato traccia un bilancio delle sfide e delle conquiste del 2024, con un focus su lavoro e problematiche del territorio siracusano
Il 2024 si è rivelato un anno impegnativo per la UIL di Siracusa, che ha affrontato numerose sfide, sia a livello locale che nazionale. Come ogni anno, l’impegno sindacale è stato volto a difendere i diritti dei lavoratori e a intervenire sulle principali problematiche economiche e sociali che affliggono la provincia.
La precarietà del lavoro e le sfide della sicurezza
Uno dei temi centrali è stato il costante impegno per combattere la precarietà del lavoro, che continua a minacciare il futuro dei lavoratori siracusani. “Il sistema-lavoro è sempre più fragile e precario“, ha sottolineato il sindacato, con un numero crescente di lavoratori “fantasma“, spesso impiegati con contratti atipici o irregolari. La UIL ha messo in evidenza che questo scenario rende ancor più arduo difendere la sicurezza sul lavoro, con troppi infortuni e malattie professionali che continuano a segnare il territorio.
La lotta per la parità di genere e contro la violenza sulle donne
Oltre alle questioni legate alla sicurezza e al lavoro, la UIL ha posto particolare attenzione anche sui temi della parità di genere e della lotta contro la violenza sulle donne. In collaborazione con il Comitato 194, il sindacato ha promosso eventi formativi per sensibilizzare i lavoratori sul tema delle molestie sul lavoro, ribadendo l’importanza di rispettare e difendere i diritti delle donne in ogni contesto.
Mobilitazioni
La UIL di Siracusa ha dedicato un impegno significativo a diverse battaglie cruciali nel corso del 2024. Tra queste, spicca la raccolta firme contro l’autonomia differenziata, una proposta che, secondo il sindacato, rappresenta il contrario di ciò di cui ha bisogno il Paese. “È necessario affrontare l’eterna e anacronistica questione meridionale con interventi che eliminino il gap infrastrutturale e strutturale tra Nord e Sud,” ha dichiarato la UIL.
Due scioperi importanti hanno segnato inoltre l’azione sindacale di quest’anno: quello del settore industria del 12 novembre e il grande sciopero generale del 29 novembre che ha raggiunto adesioni superiori al 95% nelle principali realtà produttive, come Versalis, Isab e Sasol. “Abbiamo voluto dare un forte segnale contro le politiche di governo che non solo penalizzano i settori industriali, ma che rischiano di compromettere anche il futuro della nostra economia. La protesta ha avuto al centro la manovra economica del Governo, che prevede tagli ai fondi destinati alla transizione energetica e ritardi nei processi di innovazione tecnologica e nelle politiche di sostenibilità. La nostra lotta è contro una visione miope che non considera le esigenze reali del nostro Paese di modernizzazione e rilancio industriale.” si legge nella nota
La necessità di investimenti per la zona industriale
Un altro tema cruciale per il futuro della provincia riguarda gli investimenti industriali. La UILTEC ha sottolineato la necessità di interrogare le grandi aziende sulla loro visione per il futuro. Un esempio concreto riguarda il piano di investimenti presentato da Versalis, che deve essere attentamente monitorato per garantire la competitività della zona industriale siracusana.
La questione IAS e il rischio per l’industria locale
Un problema ancora irrisolto è la questione IAS, che potrebbe compromettere la tenuta dell’intera area industriale di Siracusa. Il sindacato ha messo in chiaro che, se non si troverà una soluzione tempestiva, il rischio per la sicurezza occupazionale e per il futuro industriale sarà molto concreto.
Problemi con il servizio idrico
Anche la questione del servizio idrico è stata al centro dell’attenzione, con la UIL che ha denunciato l’impossibilità di avviare il servizio, nonostante la gara di affidamento sia già stata conclusa. Il sindacato ha evidenziato l’inadeguatezza del sistema idrico provinciale, che non è più in grado di garantire l’approvvigionamento di acqua potabile in un contesto di crescente siccità.
Le richieste delle singole federazioni della UIL
Le varie federazioni della UIL hanno avanzato richieste specifiche per i settori di loro competenza, tra cui miglioramenti salariali, maggiori investimenti in infrastrutture e la necessità di rafforzare i controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. A fronte di un settore pubblico in difficoltà, sono stati sollevati anche temi cruciali legati alla regolarizzazione dei contratti part-time e all’ampliamento delle forze di polizia municipale.
Conquiste per i lavoratori agricoli
Un segnale positivo è arrivato dal rinnovo del contratto provinciale per i lavoratori agricoli, una conquista importante per migliorare le condizioni di lavoro nel settore primario. La UIL ha espresso soddisfazione per questo traguardo, che rappresenta un passo avanti verso una maggiore tutela dei lavoratori agricoli.
Conclusioni: il futuro della UIL a Siracusa
In conclusione, la UIL di Siracusa ha ribadito l’importanza di un impegno costante per il miglioramento delle condizioni di lavoro e per la difesa dei diritti dei lavoratori. L’auspicio per il 2025 è di trovare un’unità di intenti tra tutte le forze sociali e politiche, superando divisioni e protagonismi, per costruire un futuro più giusto e prospero per il territorio siracusano.
“Guardiamo al futuro con determinazione“, conclude la nota sindacale, “pronti a raccogliere nuove sfide e a fare sentire forte la nostra voce.“