Aggiornato al 15/02/2025 - 12:52
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Ascolti trionfali

Sanremo 2025, Giorgia e Annalisa trionfano nella serata delle Cover, Benigni mattatore, Topo Gigio secondo con Lucio Corsi

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Il premio oscar per “La vita è bella” porta un po’ di “pepe” all’Ariston, ma soffre anche lui i tempi veloci imposti da Carlo Conti. Cover godibili con picchi di grande emozione, poetico Topo Gigio con Lucio Corsi, altro livello per Giorgia e Annalisa

Certo, il silenzio con cui lo scorso anno la platea dell’Ariston ascoltò Angelina Mango cantare “La Rondine” e le emozioni vissute in quella serata, vinta inspiegabilmente da Geolier con il titolo Strade, in collaborazione con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio, difficilmente saranno replicabili, ma la serata cover di ieri è stata comunque godibile e divertente, come spesso ormai accade da quando Paolo Bonolis la istituì nel 2005.

La serata: Benigni “graffia” ma non morde, Geppi e Mahmood a proprio agio, colpiscono Paolo Kessisoglu e la figlia Lunita

Ci voleva Roberto Benigni per portare un pizzico di satira politica nel festival di Carlo Conti, anche se il comico toscano non “affonda” mai troppo con le battute, restando più vago possibile; alla fine rispetto ai suoi soliti interventi il tempo è minore e il finale, forse per evitare altri “rischi” politici, cade sull’inno del corpo sciolto, un classico “pecoreccio” ma che fa sempre sorridere.

Geppi Cucciari è bravissima con le sue battute al fulmicotone, mentre Mahmood si è sciolto gradualmente, regalando un medley dei suoi successi sempre apprezzati.

Paolo Kessisoglu con la figlia Lunita parlano insieme, con una canzone, di disagio dei giovani e colpiscono un nervo scoperto: il tema è importante, bene l’averlo affrontato di fronte a oltre 13 milioni di italiani.

Il Cameo di Gianni Bella è un altro bel momento, lui è un pezzo fondamentale della storia della musica italiana e per questo va ringraziato. 

Le canzoni

Una conferma la vittoria di Giorgia e Annalisa che reinterpretano Skyfall di Adele, autentica l’emozione di Corsi e Topo Gigio alle prese con il brano simbolo di Sanremo, “Nel blu dipinto di blu” di Modugno, palpabile infine la passione di Fedez e Masini con “Bella stronza” rivisitata per l’occasione. Per il resto la serata scorre, tanto per cambiare, piuttosto liscia, tranne che per i problemi di audio del duo Bresh/Cristiano De Andrè, costretti a rifare il capolavoro di Fabrizio De Andrè “Creuza de ma” due volte e mezza.

Auditel alle stelle: share oltre il 70%

Dopo il calo fisiologico della terza serata, torna il trionfo della serata Cover che con il nuovo metodo di conteggio del total audience registra il record di share, pari al 70,8% con una media di 13,6 milioni di spettatori. La serata cover/duetti è dunque in piena salute e difficilmente verrà tolta dal programma dei prossimi festival di Sanremo.

Chiude il Dopofestival, ce ne dimenticheremo

Alcune edizione del dopofestival sono entrate nella storia, pensiamo a quella condotta da Elio e le Storie Tese del 2008 o a quelle di Fiorello; quella di quest’anno, pur senza grossi difetti o momenti particolarmente “cringe”, ha svolto il suo compitino, facendo portare a Cattelan e compagnia la proverbiale “pagnotta” a casa. Per l’anno prossimo ci aspettiamo novità più sostanziose.

La finale di Sanremo: chi vincerà la 75° edizione?

Dopo aver ballato sui suoi jingle ad ogni stacco pubblicitario, finalmente nella finale di stasera vedremo e ascolteremo all’opera Gabry Ponte con “Tutta l’Italia”, ci saranno poi il calciatore Edoardo Bove, l’attrice Vanessa Scalera e in collegamento dalla Costa Toscana i Planet Funk. Ad Antonello Venditti verrà assegnato il secondo premio alla carriera dopo quello dato a Iva Zanicchi. Per la vittoria finale ci sbilanciamo: probabilmente non si uscirà dalla cinquina di questi giorni e cioè Giorgia, Cristicchi, Lauro, Corsi e Brunori Sas. Attenzione però a Fedez, Olly e Gabbani, sempre pronti ad incursioni improvvise.

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