Aggiornato al 11/12/2021 - 09:08

Il grande “otherside” dei Red Hot Chili Pepper

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[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/rn_YodiJO6k”][vc_column_text]Questa doveva essere la song di ieri ma mi sono addormentato sul divano vedendo X-Factor e, quando mi svegliai in tempo per vedere chi aveva vinto, mi ero scordato che avevo ancora la song da scrivere.
Vabbè, ma di queste mie dinamiche notturne suppongo non ve ne freghi niente.
Doveva essere la song di ieri perché me l’ha fatta ricordare quello che poi ha vinto che l’ha cantata all’inizio (in maniera dimenticabilissima) e m’ha riportato indietro alla fine del secolo scorso quando, nel ’99, uscì “Californication” l’album dei Red Hot Chili Pepper che segno il ritorno nel gruppo di John Frusciante, mago della chitarra che era “Uscito dal gruppo” regalando a Enrico Brizzi lo spunto per il titolo del suo primo e più famoso romanzo (che io avevo letto quanto non conoscevo i RHCP e quindi nemmeno Frusciante, che nel titolo si chiama Jack e non John).
Insomma Otherside, con quel suo giro di basso ipnotico e quel video sospeso fra atmosfere del primo Hitchcock e i disegni di Escher è la mia song preferita del mio album preferito dei RHCP e siccome le cose non me le so tenere per me, l’ho messo anche nel mio primo romanzo che al protagonista Otherside piaceva molto.
Secondo me piace anche a voi.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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