Aggiornato al 04/12/2021 - 09:31

Il sontuoso Mika di Versailles e il suo lieto fine

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[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/U-7SYWeWQSE”][vc_column_text]Ieri sera abbiamo visto in tv il concerto di Mika nella reggia di Versailles. Non pensavo fosse così bello, così emozionante. Cioè io nel 2007 restai folgorato da “Love in a cartoon motion” di cui avevo sentito solo “Grace Kelly” e non mi capacitavo come un singolo artista, a soli 24 anni, fosse riuscito a fare un album con TUTTE canzoni bellissime, musicalmente molto diverse fra loro, intense, con testi intelligenti, orecchiabili.
Poi Mika l’ho un po’ perso di vista (a parte le sue partecipazioni a X-Factor come giurato) e quel che ho sentito degli album successivi non mi è sembrato all’altezza dello sfolgorante esordio (un po’ come Adele di cui aspetto un’altra opera all’altezza dell’immenso “21”).
Ma ieri sera in tv Mika m’ha riconquistato. In quel luogo magico, il teatro della reggia, con una grande orchestra, con un coro gospel, con ospiti di qualità come la soprano svedese Ida Falk-Winland, sua amica, che canta con lui la song che vi propongo oggi, insomma soprattutto lui con la sua voce e il suo carisma m’ha emozionato assai. Su youtube ho trovato il gran finale del concerto, un “Happy Ending” vero e sontuoso, diverso da quello triste raccontato nella song.

This is the way you left me
(Questo è il modo in cui mi hai lasciato)
I’m not pretending
(non sto fingendo)
No hope, no love, no glory
(senza speranza, senza amore, senza gloria)
No Happy Ending
(senza un lieto fine).

L’esecuzione è magnifica, con Ida, il coro, l’orchestra e lui, Mika da Beirut (e Parigi, e Londra e New York), che fa brillare e vibrare gli ori di Versailles.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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