Aggiornato al 30/01/2022 - 12:32

Mogol e Lucio l’avevano cantato 46 anni fa “Ancora tu”, Sergio, non mi sorprende lo sai

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[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/TLlLqzVbwr8″][vc_column_text]Secondo me siete scettici e vi pare una minchiata delle mie ma, credetemi, l’arte vede e prevede. Prendete “Ancora tu”, leggendaria song di Battisti: è stata evidentemente scritta per celebrare il ritorno – o meglio la permanenza – al Quirinale di Sergio Mattarella. Il testo dissimula sotto una riconciliazione fra due innamorati un presagio politico chiarissimo:
Dopo il resoconto delle premesse (quante volte Mattarella aveva detto che non voleva saperne di rielezione?)…

“Ancora tu
Non mi sorprende lo sai
Ancora tu
Ma non dovevamo vederci più”

… si passa alla disamina della situazione venutasi a creare in parlamento con il fuoco incrociato su tutte le candidature che ha reso inevitabile l’unica soluzione possibile…

“Sei ancora tu
Purtroppo l’unica
Ancora tu
L’incorreggibile
Ma lasciarti non è
Possibile
No lasciarti non è
Possibile”

E così, bastava avere una memoria musicale appena decente per sapere come sarebbe andata a finire.
Speriamo solo che Mattarella non abbia ripreso a fumare, come prevede la song, perchè a 80 anni non è una bella idea.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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