Dopo lo stop al CCR di Via Lauricella, il Comitato per la riqualificazione della Mazzarona chiede pari attenzione per i residenti del quartiere
Il Comitato per la riqualificazione della Mazzarona interviene sulla questione del Centro Comunale di Raccolta (CCR) esprimendo il proprio dissenso sulla gestione del progetto. Dopo la decisione dell’Amministrazione di non realizzare l’impianto in Via Lauricella per la sua vicinanza alle abitazioni e a un hotel, il Comitato chiede pari attenzione per il quartiere Mazzarona.
“Apprendiamo dalla voce del sig. Sindaco, in seduta di Consiglio Comunale, che il CCR di Via Lauricella non si farà perché troppo vicino alle abitazioni e… alle camere del locale hotel” – affermano dal Comitato – “Così come veniamo a conoscenza del fatto che, lo stesso, pare abbia trascorso il fine settimana dialogando con i cittadini di Via Lauricella e ammettendo, di fatto, che tanti progetti, a causa delle strette tempistiche, non hanno consentito agli uffici tecnici i necessari approfondimenti di merito“.
Un atteggiamento che il Comitato giudica positivo, ma che avrebbe voluto vedere anche per i residenti della Mazzarona, dove l’Amministrazione aveva previsto la costruzione del CCR in Via Don Luigi Sturzo. “Ci saremmo aspettati la stessa trasparenza anche per i residenti della Mazzarona, dove vivono siracusani non di serie B che, come tutti, pagano le tasse e meritano rispetto parimenti ad altri“, dichiarano i rappresentanti del Comitato.
Il malcontento nasce anche dalle risposte ricevute in precedenza dagli esponenti dell’Amministrazione comunale. “Espresse le nostre preoccupazioni in merito al costruendo impianto, ci siamo sentiti rispondere da Vicesindaco e Assessore al ramo che il CCR in Via Sturzo sarebbe stato costruito <<senza se e senza ma>>”, spiegano dal Comitato. Inoltre, denunciano di non aver mai ricevuto risposte dal Sindaco nonostante i ripetuti tentativi di confronto.
Questa mancanza di dialogo ha portato quasi quattrocento cittadini a scendere in piazza per rivendicare i propri diritti. “Ecco perché adesso ci aspettiamo la stessa onestà e coerenza, anche alla luce delle ammissioni fatte in merito agli errori dell’Amministrazione nella programmazione dei CCR”, sottolinea Lucia Buonconsiglio, portavoce del Comitato.
Secondo il Comitato, le giustificazioni fornite dal Comune sulla gestione del progetto non sono accettabili. “Il CCR è un servizio che impatta sul territorio e non lo si può costruire con superficialità” – conclude Buonconsiglio – “soprattutto se adiacente alle abitazioni e dentro il centro abitato”.