Il segretario Gerratana riferirà giovedì 3 aprile sull’esito negativo dell’esplorazione per una coalizione ampia. Si va verso una lista PD autonoma
Ore decisive per il Partito Democratico di Siracusa in vista delle elezioni provinciali di secondo livello per il Libero Consorzio. Il segretario provinciale, Piergiorgio Gerratana, ha convocato in via d’urgenza e in seduta straordinaria la Direzione Provinciale del partito per giovedì 3 Aprile alle ore 18:00 presso l’Urban Center di Siracusa. L’incontro è esteso anche ai sindaci e ai consiglieri comunali del PD.
L’unico punto all’ordine del giorno, oltre alle varie ed eventuali, è proprio la strategia per le elezioni provinciali. Gerratana presenterà una relazione sugli esiti degli incontri avuti con i consiglieri PD e civici progressisti, sull’esplorazione condotta con altre forze politiche e sugli esiti della direzione regionale del PD tenutasi oggi, 31 marzo. Infine, avanzerà la sua proposta alla Direzione.
Fallita l’ipotesi di coalizione con Azione
Il nodo cruciale, come emerge dalla relazione preliminare allegata alla convocazione e firmata dallo stesso Gerratana, è il fallimento del tentativo di costruire una coalizione ampia di centrosinistra, che includesse anche Azione e le realtà civiche ad essa collegate, per presentare una proposta “contendibile” per la presidenza, alternativa alle destre.
Gerratana spiega di aver avviato questa esplorazione, “alla luce del sole” e d’intesa con la segreteria regionale, in seguito al mandato ricevuto dalla scorsa Direzione provinciale. La necessità derivava dalla consapevolezza della debolezza numerica del PD e delle forze di centrosinistra tradizionali nel voto di secondo livello. Questo tipo di elezione, ricorda il segretario, vede votare solo i consiglieri comunali con un peso ponderato sulla popolazione, un meccanismo che, dati gli attuali equilibri nei consigli comunali siracusani (frutto di elezioni passate) e la scarsa rappresentanza di alcune forze nazionali (M5S, AVS, IV, +E) a livello locale, relega il PD a un potenziale dell’8-9%, sufficiente forse per uno o due seggi ma non per ambire alla presidenza.
Da qui il tentativo di dialogo con l’area di Azione, che sembrava orientata a sostenere il sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa. L’obiettivo era verificare la possibilità di un’alleanza per costruire un’alternativa alle destre.
Tuttavia, l’esplorazione “ha dato esito negativo sul punto politico della proposta”, scrive Gerratana. La divergenza fondamentale, al di là di “toni” e “coloriture giornalistiche”, è stata sull’identità della coalizione: “Il punto politico […] sul quale non si è registrata convergenza è l’ancoraggio della nostra proposta avanzata all’ambito del centrosinistra e in netta alternativa alle destre che oggi governano a Palermo e a Roma”. Al contrario, gli interlocutori avrebbero manifestato l’intenzione di muoversi verso “una aggregazione senza steccati ideologici”, inaccettabile per il PD.
Verso una Lista PD Autonoma
Preso atto dell’impossibilità di formare un’alleanza ampia su basi politiche condivise, Gerratana sottolinea come il suo tentativo trasparente abbia comunque chiarito il campo politico. Ora, conclude il segretario, “tocca al PD […] promuovere l’iniziativa politica del centrosinistra”, pur consapevole che il perimetro di quest’area è “assai più ristretto” in termini di consiglieri eleggibili in questa tornata.
La proposta che emergerà dalla Direzione di giovedì sarà quindi, con ogni probabilità, quella di presentare una lista a guida PD (“PD-Per l’alternativa”) che concorrerà non per vincere la presidenza, ma per “essere nel consiglio provinciale con la propria voce e con le proprie proposte”, rappresentando l’alternativa alle destre “senza complessi e soprattutto senza il rimpianto di non aver provato a costruire una proposta di governo”.
