La temperatura dell’acqua nel Mar Mediterraneo ha superato di oltre 5°C la media stagionale, facendo registrare picchi di oltre 30°C nel 2024
Questo incremento, sebbene non sia categoricamente anomalo per il periodo estivo, si presenta come un campanello d’allarme, specialmente per il mese di giugno.
L’innalzamento delle temperature è dovuto al fenomeno noto come Marine Heatwave (MHW), un’ondata di calore marino correlata agli effetti del cambiamento climatico. Le aree maggiormente colpite sono state quelle occidentali del Mediterraneo, in particolare il Mar Tirreno e l’arcipelago delle Baleari. Queste temperature eccezionalmente elevate non solo influenzano l’ecosistema marino, ma hanno anche implicazioni significative per le condizioni climatiche sulla terraferma.
Il Mediterraneo, essendo un mare chiuso, mostra un incremento della temperatura dell’acqua con maggiore rapidità rispetto a oceani più ampi. Tale dinamica implica che, man mano che il calore si accumula, l’energia in eccesso dovrà essere liberata, spesso attraverso eventi meteorologici estremi, come forti piogge, uragani o desertificazione.
Il cambiamento climatico continua a mietere conseguenze drammatiche sul nostro ambiente. È fondamentale che la comunità internazionale prenda coscienza di tali fenomeni e sviluppi strategie per mitigare i loro effetti, garantendo così un futuro sostenibile per il pianeta.