Anna Tamazova e Salvatore Giuffrida denunciano la presenza di rifiuti e discariche abusive in una zona di grande valore paesaggistico, chiedendo maggiore attenzione e rispetto per l’ambiente
Una coppia mista, composta da Anna Tamazova e Salvatore Giuffrida, dopo molti anni trascorsi in giro per il mondo, ha scelto di tornare in Sicilia per vivere stabilmente e investire in un progetto di turismo sostenibile. La scelta, motivata dal desiderio di valorizzare un territorio di straordinaria bellezza, si è però scontrata con una realtà difficile: degrado ambientale e discariche abusive tra Melilli e Augusta.
I due raccontano di aver individuato “un luogo incantevole tra Melilli e Augusta, a pochi minuti dal mare della zona di Castelluccio”, ma di aver trovato anche “una ferita aperta: materassi abbandonati in un torrente, vasche in eternit e rifiuti di ogni tipo, che a momenti invadono la carreggiata”.
Un paesaggio che, a loro dire, appare “straordinario ma deturpato da incuria e indifferenza di cittadini e istituzioni”. Nel loro messaggio, Tamazova e Giuffrida esprimono rammarico per la condizione di abbandono e speranza in un possibile riscatto collettivo.
“Scriviamo con rammarico e speranza: rammarico per una parte di Sicilia vittima di abbandono e illegalità ambientale; speranza perché crediamo che le istituzioni e i cittadini possano reagire insieme, con rispetto e responsabilità, per proteggere ciò che abbiamo di più prezioso: la vostra e la nostra terra.”
Concludono così la loro riflessione: “Siamo tornati qui per costruire, non per fuggire.”






