Grande successo al Convitto delle Arti Museum per la mostra dedicata ai maestri della Pop Art e del Graffitismo. Aperta fino al 2 novembre
Il successo della mostra Icon. Warhol, Basquiat, Haring e Scharf in corso al Convitto delle Arti Museum di Noto, prodotta da Mediatica in collaborazione con Art Motor e con la curatela di Edoardo Falcioni, è evidenziato dai numeri. Nei sette mesi espositivi l’afflusso dei visitatori, che ha superato ogni aspettativa, ha sottolineato due aspetti: il pubblico eterogeneo e l’attenzione dei giovanissimi che hanno visitato la rassegna. L’evento, giunto alla sua conclusione, sarà aperto sino a domenica 2 novembre p.v.
Il grande riscontro della mostra non si riassume solo nella qualità delle opere presenti, premiata dall’alto numero di visitatori, ma soprattutto dal contrasto del periodo artistico del Barocco, che vede la città di Noto capitale mondiale, con il movimento artistico della pop art e del graffitismo che ha riunito per la prima volta in Italia i quattro artisti rivoluzionari americani.
Oltre 120 le opere in mostra, tutte di collezioni private, divise in 5 sezioni per evidenziare il fulcro tematico: l’evoluzione dell’icona nell’arte. Tra queste, spiccano anche alcuni inediti, come l’inchiostro serigrafico su carta Mona Lisa (reversal series), 1978 circa, omaggio di Warhol a Leonardo Da Vinci; la sua serigrafia su seta Flowers (1983-85), appartenuta a Keith Haring; la macchina fotografica Polaroid Big Shot usata da Warhol, poi donata al fotografo romano Dino Pedriali; e l’iconica tela The only Way Out is In!
Il percorso espositivo si apre con le serigrafie Marilyn, Mao e Campbell’s Soup a sottolineare la consacrazione di Andy Warhol a figura centrale della scena artistica americana e mondiale. L’annullamento della soggettività nell’arte e l’utilizzo della riproduzione seriale, per riflettere l’immaginario collettivo. Una rivoluzione totale, che sarà ripresa da Haring, Basquiat e Scharf.
Numerosi gli oggetti di culto, come quelli appartenuti e autografati da Michael Jackson: il famoso cappello “Fedora” bianco e la sua chitarra; la chitarra autografata dai Rolling Stones, le copertine dei vinili The Velvet Underground & Nico e Sticky Fingers, realizzate da Warhol, insieme all’LP Beat Pop (1983) di Basquiat e Rammellzee, l’orologio Swatch Monster Time di Scharf (1994), sono solo un piccolo esempio di quanto la mostra porta in esposizione. Una sala immersiva dedicata alla celebre discoteca newyorkese, “Disco Room – Studio 54“, che conclude il percorso della rassegna, rappresenta il crocevia di genialità che i 4 artisti, veri e propri iconoclasti, trasformarono in un palcoscenico artistico entrato nella storia.
La mostra resterà aperta tutti i giorni fino al 2 novembre.
Questi gli orari: dal lunedì al venerdì: ore 10 – 18; sabato e domenica: ore 10 – 20.
Info – www.mostreinsicilia.it






