Aggiornato al 08/11/2021 - 15:21

Ecosistema urbano, qualità della vita: Siracusa in coda

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Legambiente mette sotto la lente d’ingrandimento l’ecosistema urbano alla fine di un anno difficile. I dati della 28ª edizione dell’indagine si riferiscono in gran parte al 2020, quando il lockdown costringeva le persone in casa.  

Il crollo del trasporto pubblico (48% medio di passeggeri in meno) non ha favorito il miglioramento della qualità dell’aria nonostante sia evidente un’ intensificazione della diminuzione dei valori delle polveri sottili, per questo motivo la situazione nei centri urbani non è particolarmente mutata  rispetto agli anni precedenti.

Ci sono aspetti positivi, come l’incremento della raccolta differenziata (passata in media al 59,3 per cento, oltre un punto in più dell’anno prima, ma comunque abbastanza lontana dalla soglia del 65% a suo tempo fissata per il 2012) e la realizzazione di nuove piste ciclabili: da 8,65 a 9,47 “metri equivalenti” ogni 100 abitanti.  Rimane critica la situazione relativamente alla rete idrica, ancora troppo elevato l’inutile dispendio di acqua.

La classifica generale, determinata dall’insieme di 18 indicatori, non mette in mostra grandi variazioni al vertice rispetto agli anni precedenti: Trento si riconferma prima (raggiungendo un valore di quasi 85 punti rispetto ai 100 che verrebbero attributi a un centro urbano ideale) seguita da Reggio Emilia. Sul terzo gradino del podio, Mantova.

Cosenza si piazza al quarto posto e non è la prima volta che la città calabrese raggiuge i vertici della graduatoria.

Rispetto all’edizione scorsa, sono due gli avvicendamenti nelle prime dieci. Treviso è nona e Ferrara decima.

Resta ancora critica la situazione meridionale, perchè ben sette degli ultimi dieci capoluoghi appartengono al Sud e, di questi, cinque sono siciliani: si va da Siracusa 96ª a Palermo 105ª e ultima. Male pure Isernia (99ª) e Brindisi (103ª, anche a causa delle poche risposte fornite).

Il Meridione, insomma, lamenta sempre un divario complessivo netto, nonostante alcuni piazzamenti nella prima metà della classifica – di Cagliari, Teramo, Oristano, Vibo Valentia, Agrigento ed Enna, oltre a Cosenza – e una serie di citazioni sul fronte delle buone pratiche: in evidenza tra le altre Bari, Cagliari, Lecce, Napoli e Teramo.

 

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