Aggiornato al 07/02/2025 - 10:37
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12 febbraio

“Ecogiustizia Subito” fa tappa a Priolo e Augusta: mobilitazione per la bonifica del SIN

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Flash mob, visita alla Riserva di Priolo e assemblea pubblica per chiedere giustizia ambientale e sociale nel polo industriale

La campagna nazionale “Ecogiustizia Subito: in nome del popolo inquinato”, promossa da ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica, Legambiente e Libera, fa tappa in Sicilia con un doppio appuntamento a Priolo e Augusta, mercoledì 12 febbraio 2025. L’obiettivo è accendere i riflettori sul Sito di Interesse Nazionale di Priolo, che ricade nei comuni di Priolo, Augusta, Melilli e Siracusa, luoghi simbolo di inquinamento e ingiustizia ambientale e sociale che –  sottolinea la nota – sono ancora in attesa di messa in sicurezza e bonifica delle aree, nonostante il rischio sanitario molto elevato.

Il programma della giornata

La mobilitazione avrà inizio alle 12:00 a Priolo, con un flash mob davanti al depuratore IAS nella zona industriale, per denunciare l’urgenza di interventi concreti per la bonifica. A seguire, è prevista una visita guidata alla Riserva naturale orientata Saline di Priolo, realizzata in collaborazione con la LIPU, per mostrare l’importanza della tutela ambientale in un territorio segnato dall’inquinamento.

Nel pomeriggio, alle 18:00 ad Augusta, presso l’Oratorio Santa Maria Goretti (via Sacro Cuore 114), si terrà un’Assemblea pubblica in cui verrà siglato un patto di comunità per l’Ecogiustizia. Un’occasione per fare il punto sullo stato delle bonifiche, evidenziare i ritardi istituzionali e avanzare proposte per una transizione ecologica giusta e sostenibile.

Obiettivi della campagna

La campagna “Ecogiustizia Subito” si articola in sei tappe e ha l’obiettivo di ottenere impegni concreti e tempi certi per le bonifiche nei Siti di Interesse Nazionale, applicando il principio “chi inquina paga” e garantendo il diritto alla salute delle comunità locali. Si punta inoltre a promuovere piani di riconversione e riqualificazione delle aree colpite, coinvolgendo direttamente i cittadini e le realtà associative.

L’appuntamento siciliano si inserisce in un percorso più ampio di mobilitazione per chiedere giustizia ambientale e sociale in territori da troppo tempo segnati da inquinamento industriale e danni alla salute pubblica.

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