Terrazza Tonnara e Punta del Gigante tra le zone vietate a Siracusa. Problemi anche ad Augusta, Priolo, Portopalo e altri comuni della provincia
In vista dell’imminente stagione estiva 2025, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) della Sicilia ha pubblicato l’elenco dei tratti di mare non idonei alla balneazione nella provincia di Siracusa. Il documento, che rappresenta un importante strumento informativo per residenti e turisti, individua le aree costiere dove è sconsigliato fare il bagno per motivi di inquinamento o sicurezza.
I tratti non balneabili di Siracusa città
Nella città di Siracusa sono stati identificati due tratti non balneabili:
Terrazza km 0,3 Sud Tonnara: un’area di 1.120 metri con direzione Est-Ovest
Mt. 400 Sud Punta del Gigante: un tratto di 860 metri con direzione Nord-Est
Entrambe le zone sono state classificate come non idonee alla balneazione in seguito ai rilievi effettuati dall’ARPA, che ha riscontrato parametri non conformi agli standard di sicurezza per la salute dei bagnanti.
Le zone non balneabili nei comuni limitrofi
Il monitoraggio ha interessato anche i comuni limitrofi della provincia siracusana, evidenziando diverse aree non idonee alla balneazione:
Augusta
Nel comune di Augusta sono presenti numerosi tratti non balneabili, tra cui:
Baia Agnone – Lido Murganzio: 1.300 metri
Castelluccio – Zona prospiciente stazione: 900 metri
Baia dei Turchi: 2.050 metri
Priolo
A Priolo è stato identificato un tratto non balneabile presso il Canale Enel a confine Nord Comune Melilli per una lunghezza di 2.100 metri.
Portopalo di Capo Passero
Nel comune di Portopalo risultano non balneabili:
Isola di Portopalo di Capo Passero in senso orario dal punto di balneazione Isola di Capo Passero “Spiaggia Ovest”: 3.000 metri
Da 200 mt Sud scalo fognario Portopalo a Finale verde molo di levante: 2.200 metri
Altri comuni
Anche nei comuni di Noto, Pachino e Avola sono stati identificati alcuni tratti di costa non balneabili, principalmente in corrispondenza di foci di fiumi, scarichi o aree portuali.
Le cause della non idoneità
Le ragioni che determinano la non idoneità alla balneazione sono diverse, ma generalmente riconducibili a:
Presenza di scarichi fognari
Foci di fiumi o canali che trasportano inquinanti
Aree portuali e zone di attracco natanti
Zone militari o industriali
Aree con persistente inquinamento verificato dai campionamenti
Raccomandazioni per i bagnanti
L’ARPA Sicilia raccomanda ai bagnanti di rispettare i divieti di balneazione nelle aree indicate, ricordando che tuffarsi in acque non idonee può comportare rischi per la salute, tra cui infezioni gastrointestinali, dermatiti e altre patologie.
Si suggerisce di consultare sempre i cartelli informativi presenti sulle spiagge e di verificare gli aggiornamenti sul sito dell’ARPA Sicilia prima di scegliere il luogo dove fare il bagno.
Il monitoraggio delle acque di balneazione continuerà per tutta la stagione estiva, con prelievi e analisi periodiche che potranno determinare eventuali variazioni all’elenco dei tratti non balneabili.