Il primo cittadino si oppone alla bozza di riorganizzazione ospedaliera che penalizza il presidio Avola-Noto: “Tutelerò i 111mila cittadini dell’area sud di Siracusa”
“Difenderò la sanità: no ai tagli. Mi opporrò con determinazione per tutelare i cittadini”. Il sindaco di Avola, Rossana Cannata, ha partecipato oggi al Comitato dei sindaci convocato per la presentazione della nuova rete ospedaliera ed è stata chiara. Anche perché ad oggi, in realtà, non è stata presentata alcuna proposta ufficiale, anche se sta già circolando una bozza che suscita forti preoccupazioni. “Se queste ipotesi fossero confermate – sottolinea – le contestiamo con decisione, perché penalizzano gravemente il DEA di I livello Avola-Noto, presidio che serve oltre 111.000 cittadini dell’area sud della provincia di Siracusa, da Rosolini a Portopalo, da Pachino a Noto e Avola che durante il periodo estivo accoglie, oltre ai turisti, anche una forte utenza da Cassibile, Fontane Bianche e dalla zona sud di Siracusa”. Nella bozza si ipotizzano tagli ai posti letto in medicina, chirurgia, ortopedia, ginecologia e pronto soccorso, che mettono seriamente a rischio l’efficienza e la sicurezza dell’assistenza in un’area ad alta fragilità sanitaria e con popolazione in crescita.
Particolarmente grave è la penalizzazione dell’Ortopedia-Traumatologia, un reparto riconosciuto da Agenas tra le eccellenze nazionali per volume e qualità della chirurgia protesica. Con 14 posti letto (12 ordinari + 2 DH), oltre 1.000 interventi l’anno, un tasso di occupazione del 107% e una mobilità attiva in aumento, rappresenta un modello virtuoso che andrebbe rafforzato, non depotenziato. “Togliere 5 posti letto significherebbe di fatto smantellare l’intera unità operativa, cancellando un presidio essenziale per tutto il territorio – sottolinea il sindaco di Avola – Anche a Noto si registra una scelta incomprensibile: la soppressione di 8 posti letto di lungodegenza, pari al 30% del totale, è una decisione totalmente illogica. L’attivazione, in loro sostituzione, di attività di Day Hospital prive del necessario supporto ospedaliero per acuti, contrasta con quanto previsto dal DM 70/2015 e dalle indicazioni AGENAS, che impongono una netta separazione tra attività per acuti e post-acuti. Si tratta di un’impostazione non consentita, che come rappresentato più volte dai medici e dal personale e messo per iscritto crea rischi gestionali per medici e personale e non tutela in alcun modo la sicurezza dei pazienti. È nostro dovere opporsi con fermezza a questa proposta iniqua e insostenibile”. Per questo il primo cittadino ha chiesto oggi, con determinazione, al direttore Asp Caltagirone di rivedere ogni taglio e riduzione proposta contro le normative vigenti. Il direttore regionale Iacolino, che conosce bene il nostro territorio e che da direttore dell’Asp ha avuto un ruolo nella programmazione della rete, ha assicurato che verranno apportati correttivi. “Da parte nostra – conclude Cannata – chiediamo sin da subito l’applicazione della rete ospedaliera attuale, senza penalizzazioni arbitrarie che ledono il diritto alla salute delle nostre comunità. Verrà redatto un documento unitario da parte di tutti i sindaci coinvolti, ed è questo il contenuto che rappresenterò ufficialmente”.