Siracusa, Confcommercio:”i concerti previsti per quest’anno vanno fatti al Teatro Greco!”

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Piscitello:”gli impegni presi vanno rispettati. I concerti previsti non possono essere annullati.”

 

Ad affermarlo è Elio Piscitello, Presidente di Confcommercio Siracusa, secondo cui Sembra un’affermazione scontata. Ma evidentemente non lo è per i tanti che chiedono di annullarli o di spostarli in altro luogo.”

Sembra che a qualcuno sfuggano i concetti di serietà, affidabilità, impegni assunti e programmazione degli eventi.

La superficialità con la quale solo a concerti programmati si parla di impatto antropico sulle pietre millenarie appare francamente sconcertante.

Si pensi soltanto alla figura internazionale che farebbe la nostra città se annullasse degli spettacoli già previsti senza che si siano verificati fatti nuovi o imprevedibili.

Non vi sono dubbi che il patrimonio archeologico di una città come Siracusa deve essere difeso fino in fondo; ma ci ribelliamo alla concezione asettica di coloro che ritengono che bisogna chiuderlo in una bolla di vetro e non utilizzarlo.

Occorre ricercare un equilibrio tra chi pensa che quel patrimonio vada messo in naftalina e chi invece pensa che vada utilizzato senza condizioni.

E questo equilibrio deve tenere conto del parere dei tecnici. Ma occorre che anche quel parere si programmi per tempo.

La decisione da prendere intanto non può che essere quella di mantenere i concerti programmati nel luogo previsto, ossia il Teatro Greco.

E occorre farlo senza timidezza alcuna, ma esaltando le meraviglie naturali e archeologiche che Siracusa possiede.

Contemporaneamente occorre, da subito, affidare ad un’equipe tecnica multidisciplinare di altissimo livello la valutazione sull’uso possibile in futuro del Teatro Greco. In modo da conoscere l’utilizzo che se ne potrà fare negli anni a venire. Stabilendo le prescrizioni necessarie sulle protezioni, sul numero dei posti, sulle vibrazioni musicali e così via.

E per l’anno prossimo si cominci comunque a predisporre anche una struttura diversa (auspicabilmente interna al Parco Archeologico come l’Ara di Ierone).

A chi chiede sempre di bloccare tutto, non possiamo che ripetere che noi vogliamo difendere la nostra città ed il patrimonio artistico culturale che abbiamo ereditato, ma anche la sua credibilità e affidabilità e, per quanto possibile, la vogliamo viva, vivace e intraprendente e non immobile.

 

 

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