L’uomo, ospite di una comunità terapeutica, ha violato più volte le restrizioni e minacciato gli operatori sanitari
La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un ordine di sostituzione di misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere a carico di un uomo, dell’età di 50 anni, nato a Siracusa. Agenti del Commissariato di Augusta lo hanno prelevato dalla comunità terapeutica in cui si trovava e, dopo gli adempimenti in ufficio, lo hanno condotto presso il Carcere di Cavadonna.
Il Tribunale di Siracusa ha valutato le numerose segnalazioni relative alla condotta dell’uomo pervenute sia dal Commissariato che dal responsabile medico della Comunità che avevano ormai creato un clima pesante all’interno, rendendo impossibile la vita collettiva agli altri pazienti. Il recente episodio di sputo al viso di un agente della Polizia di Stato al quale veniva diagnosticata sospetta infezione congiuntivale, poiché proveniente da paziente verosimilmente infetto, ha rappresentato solo l’ultimo di una catena di episodi improntati a condotte aggressive e minatorie sia in danno di altri pazienti della medesima Comunità che di operatori sanitari che vi prestano servizio. L’ultimo intervento della Volante del Commissariato in ordine di tempo è scaturito proprio dall’ennesima minaccia rivolta ad un operatore sanitario. A ciò si aggiungono i numerosi arbitrari allontanamenti, anche per più giorni, in violazione della misura di arresti domiciliari a cui era sottoposto che, valutati di non lieve entità, hanno determinato la revoca della stessa.
Va precisato che la posizione della persona coinvolta è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.