Negli ultimi tre mesi la curva dei contagi di Covid-19 a Siracusa ha fatto registrare un’impennata considerevole. A risaltare in particolare è il risultato del confronto tra i dati riguardanti la prima ondata della pandemia e la curva dei contagi relativa agli ultimi tre mesi.
Ad agosto le persone contagiate dal virus sono state 101, a settembre 154. Ma è nel mese che ci siamo lasciati alle spalle che l’incremento è stato esponenziale con 632 contagi registrati tra l’1 ed il 30 ottobre.
A marzo i casi sono stati 93, saliti poi a 134 ad aprile, mese con il più alto numero di contagi relativamente alla prima fase pandemica. A maggio i contagiati sono scesi a 117. La curva ha continuato a scendere a giugno con 70 persone infettate dal Coronavirus e a luglio con il picco più basso: 10 contagiati.
Ma la tregua è durata appena un mese, perché ad agosto i contagi sono subito risaliti a 101. La curva ha continuato la sua risalita a settembre con 154 persone contagiate dal Covid-19, per impennarsi ulteriormente ad ottobre con il picco di 632 contagi. Dicevamo del confronto: se sommiamo i dati riferiti ai contagi di marzo, aprile, maggio, giugno, luglio e settembre il risultato è di 576 persone affette dal Coronavirus, 56 persone in meno rispetto ai contagiati registrati nel solo mese di ottobre che, come si diceva, in trenta giorni ha totalizzato 632 contagi. Da marzo a luglio, ovvero in 5 mesi, i contagi sono stati 426, mentre nei soli mesi di agosto, settembre ed ottobre il Covid-19 ha infettato 887 siracusani. Non vogliamo assolutamente creare allarmismo rispetto a questi numeri, perché sinceramente quello che ci preoccupa maggiormente non sono questi dati in se ma il blackout di informazione che sulla pandemia stiamo registrando.
Abbiamo chiesto alla dirigenza generale dell’Asp di Siracusa di commentare questi dati e soprattutto avremmo voluto sapere se le strutture sanitarie saranno in grado di sostenere il carico di malati di Coronavirus verso il quale sembrerebbe stiamo andando incontro. Avremmo voluto chiedere un dato che poteva chiarirci la reale situazione della pandemia a Siracusa, ovvero il rapporto tra il numero di tamponi effettuati nei primi mesi della pandemia e quelli fatti nelle ultime settimane.
Le stesse domande le abbiamo poste al sindaco di Siracusa, Francesco Italia, il quale ci ha detto che non poteva commentare questi dati perché egli stesso non è in possesso proprio di quel rapporto tra tamponi effettuati e numero di contagi. A noi sembra paradossale che la più alta autorità sanitaria della città non sia in possesso di queste informazioni.
E siamo preoccupati perché, leggendo i dati in nostro possesso che chiunque può attingere nei canali ufficiali, vorremmo capire se siamo stati eccessivamente cauti a chiudere tutto a marzo o se siamo degli incoscienti oggi per non aver chiuso tutto già a settembre.
Impennata di contagi in provincia di Siracusa 100 in un solo giorno