Il deputato pentastellato denuncia la perdita di 23 autonomie scolastiche, anche nel siracusano
“Taglio alla scuola, altro che dimensionamento”: così Carlo Gilistro, deputato regionale del Movimento 5 Stelle, definisce le nuove misure che porteranno alla soppressione di 23 autonomie scolastiche in Sicilia. Una decisione che segue i 74 accorpamenti dello scorso anno, con l’obiettivo dichiarato di risparmiare 88 milioni di euro a livello nazionale.
Secondo Gilistro, queste politiche, imposte dal governo Meloni, stanno colpendo duramente il sistema educativo siciliano. “In provincia di Siracusa perderanno l’autonomia istituti storici come l’Insolera, che sarà accorpato al Rizza, e il Moncada di Lentini. L’Istituto Agrario, privo di una sede per le condizioni critiche dell’edificio di via Elorina, passerà sotto la gestione dell’Alberghiero di Siracusa,” ha spiegato il deputato.
I rischi per il sistema scolastico
Il piano di accorpamenti, mascherato da dimensionamento, secondo Gilistro porterà a conseguenze gravi per studenti, insegnanti e famiglie:
- Classi sovraffollate: aumentano le cosiddette “classi pollaio”.
- Aumento del precariato: più supplenti e minore stabilità tra i docenti.
- Risorse ridotte: meno investimenti per un’istruzione di qualità.
Gilistro sottolinea come queste scelte aumentino il divario formativo tra Nord e Sud, aggravando le difficoltà già esistenti nelle aree più svantaggiate del Meridione. “Le nostre scuole cadono letteralmente a pezzi. Anziché investire in istruzione, riduciamo luoghi e persone deputate all’insegnamento. Che futuro stiamo preparando?”, si chiede il deputato siracusano.