Aggiornato al 29/10/2025 - 17:27
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Luci e ombre

Giallo al Cimitero: bollette per le lampade votive da una ditta senza contratto. Il Comune indaga

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Avvisi da 28€ inviati ai cittadini dalla ditta che non sarebbe più concessionaria dal 2022. Si muove la Procura. Il Comune garantisce il servizio per i Defunti, ma è una corsa contro il tempo per risolvere la grana

Una nuova bufera rischia di travolgere il cimitero comunale di Siracusa. Dopo lo scandalo della compravendita illecita di loculi nel 2023, ora scoppia il caso delle lampade votive. Numerosi cittadini stanno ricevendo in questi giorni avvisi di pagamento da 28 euro per il servizio di “lampada votiva perpetua, consumo, manutenzione e oneri accessori”, relativo al periodo ottobre 2025 – settembre 2026.

Il problema è che la richiesta arriva da una ditta privata, la Impresa Fazzina, che non risulterebbe più titolare della concessione.

Secondo quanto emerso, gli utenti sono invitati a effettuare il bonifico direttamente su un conto corrente intestato all’azienda. Da verifiche documentali e fonti di Palazzo Vermexio, però, la ditta starebbe operando “senza titolo” almeno dal 2022.

Una gestione che dura da 45 anni, ma senza contratto

La Fazzina gestisce il servizio da oltre 45 anni. Il contratto originale, trentennale, è scaduto nel lontano 2009. Per i successivi 13 anni si sarebbe andati avanti con proroghe, ma il Comune, secondo le prime indiscrezioni, faticherebbe a trovare le prove documentali di tali rinnovi.

Il dato certo è che dal 2022 non esisterebbe alcuna proroga formale. Ciononostante, l’azienda avrebbe continuato a gestire il servizio e a riscuotere i canoni.

Indagine interna e l’ombra della Procura

La notizia ha fatto scattare l’allarme a Palazzo Vermexio. L’amministrazione comunale ha avviato con urgenza un’indagine interna per fare luce sulla vicenda. Si stanno verificando i contratti di fornitura dell’energia elettrica, le modalità con cui il personale della ditta accede al camposanto per la manutenzione e, soprattutto, si cercano i responsabili di quella che appare come una macroscopica omessa vigilanza.

Sul caso si sarebbero accese anche le attenzioni della Procura della Repubblica, pronta a verificare la veridicità delle segnalazioni e a stabilire eventuali responsabilità, anche penali.

Il paradosso del Comune e l’emergenza Defunti

La vicenda è aggravata da un paradosso gestionale: il Comune di Siracusa ha già predisposto sul proprio sito la modulistica per la riscossione diretta del servizio da parte dell’ente, ma questo non è mai stato attivato. A causa di ciò, in passato, l’amministrazione è stata costretta a restituire le somme a chi aveva cercato di pagare al Comune.

Mentre un progetto di finanza per la gestione complessiva dei servizi cimiteriali è arenato da novembre 2024, l’amministrazione si trova a gestire l’emergenza imminente della Commemorazione dei Defunti. Per l’occasione, il Comune garantirà il funzionamento delle lampade votive, ma subito dopo il 2 novembre dovrà essere risolta una grana che si preannuncia esplosiva.

L’assessore Aloschi: “Intervenire rapidamente, nel rispetto della legge”

Contattato al telefono, l’assessore ai Servizi Cimiteriali Luciano Aloschi ha ribadito che “la priorità è trovare una soluzione che garantisca gli utenti, specie quelli che hanno pagato in buona fede.” Secondo Aloschi deve immediatamente cessare il pagamento del servizio alla ditta senza né contratto né proroga, ma al contempo “bisogna agire celermente per trovare una soluzione, sempre nel rispetto della legge.” L’ipotesi potrebbe essere quella di istruire rapidamente “una gara ponte” per garantire intanto il servizio, nelle more dell’avvio della gestione diretta. “C’è da capire come sia stato possibile arrivare a questo punto” ha concluso Aloschi.

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