L’unico resto delle antiche fortificazioni dionigiane in Ortigia, sporco e abbandonato

In via XX Settembre, nel cuore di Ortigia, giace uno dei simboli storici più significativi di Siracusa, la Porta Urbica, un tempo parte della poderosa cinta muraria eretta da Dionigi il Grande (430 a.C. – 367 a.C.). Questo monumento, di alto prestigio per la storia della città, versa oggi in uno stato di preoccupante abbandono, sommerso da erba alta e vegetazione incolta, che ne offuscano la visibilità e la dignità.

La Porta Urbica, scoperta nel 1977, è uno dei pochi resti visibili delle antiche fortificazioni dionigiane sull’isola di Ortigia. Costituita dal basamento di due torri quadrangolari di oltre 8 metri per lato, la struttura probabilmente dava accesso a una strada strategica che collegava il tempio di Apollo con quello di Athena. Oggi, ciò che dovrebbe essere un importante punto di interesse storico e turistico, appare trascurato e quasi dimenticato.

Nonostante il suo valore storico e archeologico, l’area in cui sorge la Porta Urbica non riceve la cura necessaria per mantenerla in uno stato decoroso. L’erba alta e la mancanza di una manutenzione adeguata sono segni evidenti di un disinteresse che lascia amareggiati sia i cittadini che i turisti, i quali si aspettano di trovare un monumento valorizzato e accessibile.

L’incuria che caratterizza questo sito rappresenta un grave danno per il patrimonio culturale della città e un’occasione mancata per promuovere la storia e l’identità di Siracusa. È urgente un intervento di riqualificazione e manutenzione che restituisca dignità a questo monumento e lo renda fruibile e godibile per chiunque voglia riscoprire la grandezza del passato siracusano.

La Porta Urbica, simbolo di un’epoca gloriosa, merita di essere riscoperta e protetta, non solo per il suo valore storico, ma anche come testimonianza dell’importanza che Siracusa rivestiva nel Mediterraneo antico.

Foto di Raimondo Mendolia