Aggiornato al 09/04/2025 - 14:29
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Mafia nel turismo siracusano, è allarme. CGIL propone salario minimo locale, Granata: “Contrasto radicale, tutti facciano la loro parte”

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Dopo i dati della Commissione Regionale Antimafia, il sindacato chiede misure concrete contro sfruttamento e infiltrazioni. L’assessore comunale assicura impegno ma invita a denunciare

L’ombra della mafia si allunga sul settore turistico siracusano, in particolare su ristorazione e trasporti. L’allarme, lanciato dal presidente della Commissione Regionale Antimafia Antonello Cracolici (“Su 11 interdittive antimafia, 8 riguardano proprio il settore della ristorazione”), ha acceso il dibattito in città, suscitando la reazione della CGIL e dell’Amministrazione Comunale.

La Proposta della CGIL: Salario Minimo Locale a 9 Euro

Per la CGIL di Siracusa, i dati dell’Antimafia confermano una denuncia storica del sindacato: lo sfruttamento dei lavoratori, la precarietà e i bassi salari creano un “terreno fertile” per le infiltrazioni mafiose. Di fronte a questo, il segretario generale Roberto Alosi rilancia la proposta di introdurre un salario minimo locale di 9 euro l’ora nei settori turismo, ristorazione e accoglienza.

“In città – afferma Alosi – il turismo è in pieno fermento, ma dietro la vetrina patinata si nasconde spesso una realtà fatta di lavoro nero, contratti pirata, orari insostenibili e stipendi indegni”. La proposta, già adottata da città come Milano, Napoli e Firenze, prevede che il Comune vincoli licenze, concessioni, suolo pubblico e contributi al rispetto della soglia dei 9 euro, affiancando a ciò controlli sistematici e trasparenza sui contratti. Rispondendo a una dichiarazione odierna del Sindaco Italia, Alosi aggiunge: “Apprezziamo l’apertura al minimo sindacale del Sindaco, ma siamo davanti a un bivio: o si interviene con provvedimenti chiari e vincolanti, oppure si continuerà a tollerare una situazione che favorisce l’illegalità […]. Ora servono coraggio e volontà politica”. La tesi del sindacato è chiara: “Dove ci sono diritti, salari dignitosi e contratti regolari, la criminalità organizzata trova meno spazio”.

La voce del Comune: “Consapevoli, impegno radicale. Denunciate”

Dall’Amministrazione Comunale arriva l’intervento dell’Assessore alla Legalità e alla Cultura, Fabio Granata (già presidente dell’Antimafia regionale e vicepresidente di quella nazionale). Granata definisce “meritevoli di attenzione e rispetto” le valutazioni della Commissione, che “rispecchiano dati conosciuti e oggettivi”.

“La nostra Amministrazione ne è da tempo perfettamente consapevole – dichiara Granata – ed è impegnata, il sindaco Francesco Italia in testa, in un contrasto radicale verso tale fenomeno soprattutto nei settori delicati e strategici dei servizi al turismo, dei trasporti turistici via terra e via mare, della ristorazione e della distribuzione alimentare”. L’assessore assicura che il Comune “ha fatto e farà per intero la sua parte nel rispetto delle competenze […] senza mai girarsi dall’altra parte”.

Granata lancia però anche un appello alla corresponsabilità: “Invitiamo tutti a fare la loro parte a iniziare dai cittadini e dagli operatori del settore, denunciando irregolarità e prepotenze, isolando la “zona grigia” di questa economia che danneggia la parte sana e l’immagine stessa della città”.

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