La revisione del regolamento del 2003 che regola l’attività della Consulta Giovanile non piace a Luca Santoro, segretario dei Giovani Democratici di Siracusa
“La Consulta Comunale Giovanile è un organo consultivo del Comune di Siracusa che rappresenta e porta avanti le iniziative dei giovani siracusani all’interno delle istituzioni” ricorda Santoro in premessa.
“A seguito del cambio di Presidenza della Consulta – prosegue – avvenuto nell’aprile di quest’anno, si è deciso di avviare una revisione del regolamento dell’organo (più che necessaria considerato che esso risale all’anno 2003) per ammodernarlo. La Consulta è restata in attesa dell’insediamento del neoeletto Civico Consesso per poter presentare la propria proposta, protocollata lo scorso settembre e poi protagonista di lunghissimi viaggi negli uffici comunali e di mancate risposte a contorno di questa Odissea. Un mese dopo, a metà ottobre, alla Consulta giunge, da parte dell’Amministrazione, una proposta di modifica del regolamento presentato senza che l’organo giovanile sia stato precedentemente audito o confrontato a riguardo. L’Amministrazione pecca così di una grande mancanza di rispetto, non solo nei confronti dell’organo, ma anche di tutti i giovani siracusani e delle giovani siracusane che esso rappresenta.”
“Sulla gestione, o, per meglio dire, mancata gestione della questione, occorre chiedersi: quanto spazio effettivo questa Amministrazione riserva ai giovani? – prosegue Luca Santoro – Perché l’Assessore al ramo ignora il confronto con la Consulta? Perché nella stesura della controproposta di regolamento da parte dell’Amministrazione nessun membro dell’organo giovanile è stato audito? L’Assessore al ramo conosce strutturalmente la Consulta nonostante non l’abbia mai incontrata? I giovani per questa Giunta sono davvero importanti o sono solamente oggetto di slogan e niente più? “A viso aperto”, ma con chi? Di certo non con la nostra generazione.
“La controproposta di regolamento avanzata dal Dirigente comunale competente e dall’Assessore al ramo prevede, altresì, l’esclusione delle associazioni politiche, delle rappresentanze giovanili dei partiti e dei movimenti dall’organo. Nella visione di questa Amministrazione non c’è spazio per il confronto politico? – si chiede Santoro – La Consulta ha sempre avuto al suo interno rappresentanze politiche giovanili di qualunque orientamento ed è lecito chiedersi: chi può, meglio di ragazzi e ragazze presenti in Consulta, anche in rappresentanza di partiti politici, portare avanti e rappresentare le voci dei loro coetanei? L’amministrazione dovrebbe avvantaggiare il confronto partitico che, se garantito, come già avviene, dall’organo a tutte le rappresentanze politiche, può al contrario portare ad una sintesi e rendere la Consulta ancor più propositiva.”
“Ad aggravare il tutto – continua il segretario dei Giovani Democratici di Siracusa – si pone la questione bilancio: una voce in bilancio previsionale destinata a sostenere le attività della Consulta era già prevista nel regolamento del 2003 ed è stata riproposta in modo obbligatorio in una prima istanza del regolamento per poi essere stata revisionata peggiorativamente dalla controproposta, considerabile del tutto unilaterale, proveniente dal Dirigente e dall’Assessore al ramo. L’Amministrazione decide così di continuare a non sostenere pragmaticamente l’operato della Consulta che negli anni si è sempre impegnata nella rappresentanza giovanile e adoperata in iniziative che potessero riavvicinare i giovani alla cosa pubblica.”
“La comunità dei Giovani Democratici, rappresentata tra l’altro all’interno dell’organo in questione – conclude Santoro – ritiene inaccettabile un tale operato, che contribuisce, ancora una volta, a macchiare i giovani del bollo “soggetti su cui agire” e non considerarli, invece, soggetti con cui agire.”