Aggiornato al 06/11/2024 - 09:44
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L'appello

Siracusa, il Consigliere comunale di FdI Cavallaro lancia l’allarme sulla sicurezza stradale

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“Non voglio praticare il silenzio, mi auguro che l’allarme che sto lanciando pubblicamente possa giungere alle orecchie di chi può fare qualcosa”

Ancora due incidenti su viale Scala Greca, oramai l’elenco degli incidenti stradali, anche con feriti, è lunghissimo. E’ sotto gli occhi di tutti quello che succede sulle strade siracusane. Si ricominciano a vedere conducenti senza casco, monopattini che sfrecciano in controsenso nelle ciclabili e sulle strade, guidati da minorenni senza casco di protezione e persino col cellulare in mano. Basta fermarsi in osservazione su qualunque strada per vedere automobilisti con il cellulare in mano, personalmente ne ho visto uno che addirittura guardava un video mentre tranquillamente superava un incrocio.

I cittadini hanno paura di attraversare la strada, soprattutto anziani e ragazzini, riducendo i propri spazi di autonomia.

Ma ciò che sembra più grave è che sulla problematica non si è aperto un dibattito cittadino, sembra non interessare a nessuno.

Secondo i dati elaborati da Aci ed Istat, riportati da fonti stampa, nel corso del 2023 sono stati 340 gli incidenti stradali avvenuti a Siracusa. Hanno causato 5 morti e 452 feriti.

Più volte in aula, e in commissione, ho fatto un appello alla sicurezza stradale, preoccupato per un andazzo che non sembra cambiare nonostante la realizzazione degli attraversamenti pedonali rialzati che aiutano a rallentare il traffico ma non possono supplire alla carenza di educazione di troppi automobilisti e motociclisti che sembrano impazziti, incuranti della vita degli altri. Li vedo solo io i minorenni in due o tre sui monopattini a sfrecciare per le strade cittadine e senza caschetto di protezione? O i conducenti di motoveicoli e automobili con il cellulare in mano, incuranti di qualsiasi cartello stradale?

E in troppe strade la carenza di sicurezza è aggravata dalle strisce pedonali inesistenti o sbiadite, dall’assenza di segnaletica orizzontale, dalla carente illuminazione.

In tutto questo tutti ci sentiremmo più ottimisti se il Sindaco intervenisse presso il Comandante della Polizia Municipale per accrescere l’attività di prevenzione e repressione sulle strade, riducendo se del caso alcuni servizi in questo momento meno importanti, visto che c’è da affrontare un’emergenza che va necessariamente affrontata di petto. Ci sentiremmo più ottimisti se vedessimo il Sindaco incontrare il Prefetto per chiedere aiuto allo Stato e alle altre forze dell’ordine. Saremmo più ottimisti se cominciassimo a rivedere sulle strade i posti di blocco di tutte le forze dell’ordine, ricordo sbiadito di diversi anni fa, quando il personale era certamente più numeroso e non ancora colpito dai tagli e dai pensionamenti.

Che dobbiamo fare, vogliamo aspettare che ci scappi il prossimo morto?

Cos’altro fare, dopo avere presentato il 28 novembre dell’anno scorso un’interpellanza specifica sul punto? Insieme al gruppo di Fratelli d’Italia chiedevo semafori a chiamata, interventi presso la Prefettura, l’utilizzo di maggiori unità di Polizia Municipale sulle strade in funzione preventiva e repressiva; abbiamo ricevuto promesse, sempre in assenza del Sindaco, che continua a snobbare l’attività d’aula consiliare, preferendo ricevere solo gli onori della sua carica, sottraendosi agli oneri.

Cosa dobbiamo fare, dopo che lo stesso consiglio comunale aveva deliberato un atto di impegno verso l’Amministrazione attiva per migliorare la sicurezza negli attraversamenti pedonali dei nostri studenti nei pressi delle scuole con i “nonni” e i volontari e, come accaduto ad altre deliberazioni, è rimasto lettera morta?

Non voglio praticare il silenzio, mi auguro che l’allarme che sto lanciando pubblicamente possa giungere alle orecchie di chi può fare qualcosa, dal Sindaco che può farsi protagonista nella sollecitazione di un migliore impiego degli agenti di polizia municipale e nella collaborazione con le altre forze dell’ordine, dai giornalisti, che possono amplificare l’allarme, alla politica tutta che può attivarsi nella ricerca di soluzioni concrete, comprese nuove assunzioni nelle forze dell’ordine in generale, perché nessuno abbia più a piangere un martire della strada.

Paolo Cavallaro

consigliere comunale

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