Aggiornato al 08/09/2025 - 13:47
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La richiesta

Siracusa, petizione contro le privatizzazioni: “Basta concessioni selvagge”. Oltre 2000 firme per le spiagge libere

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Con oltre 2000 firme, la petizione promossa da Vittorio Gambuzza chiede al Sindaco Italia lo stop alle concessioni, la modifica del PUDM e la garanzia di accesso pubblico a Sbarcadero, Arenella, Fontane Bianche e alla spiaggetta di Via Iceta

Oltre 2000 cittadini hanno già sottoscritto la petizione per le spiagge libere a Siracusa, un forte segnale contro quelle che i promotori definiscono “concessioni e privatizzazioni selvagge” che stanno sottraendo il litorale urbano ai residenti.

La petizione, promossa da Vittorio Gambuzza (membro del Comitato Provinciale e Regionale del Partito Comunista Italiano), è stata indirizzata formalmente al Sindaco, Dott. Francesco Italia, all’intera giunta, al Presidente del Consiglio, Dott. Alessandro di Mauro, e a tutti i Consiglieri Comunali.

I promotori chiedono un’audizione ufficiale per consegnare la petizione popolare e discutere le integrazioni emerse da sopralluoghi e approfondimenti, con l’obiettivo “di tutelare, valorizzare e restituire alla Cittadinanza il litorale, le aree demaniali, gli accessi e/o le servitù di passaggio e le aree archeologiche presenti a terra e in mare”.

L’urgenza: un accesso al mare negato

Oltre alla discussione generale sul Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), i firmatari ribadiscono “l’urgente richiesta di sapere quale accesso/servitù utilizzare per accedere via terra al litorale tra Via Riviera Dionisio il Grande 60 e Via Cimone, ivi compresa la spiaggetta”.

Le richieste della petizione: “Basta concessioni e privatizzazioni”

Il testo della petizione evidenzia come la città assista “da anni a una progressiva e inaccettabile privatizzazione del litorale”, compromettendo il diritto fondamentale dei cittadini a fruire del mare come bene comune. Si sottolinea l’inaccettabilità di sottrarre il litorale urbano a residenti, famiglie, anziani e persone con mobilità ridotta.

La petizione chiede al Sindaco e al Consiglio Comunale un impegno concreto per integrare e modificare il PUDM, introducendo le seguenti azioni specifiche:

  • Spiaggia dello Sbarcadero: Si richiede che l’area torni a essere per metà a libera fruizione, restituendo alla comunità uno spazio storico.
  • Messa in sicurezza del Moletto (“Piattaforma tuffi”): Si chiede un intervento immediato per il ripristino e la messa in sicurezza del moletto, amato punto di balneazione.
  • Inclusione della spiaggetta di Via Iceta: Si sollecita l’inserimento formale della spiaggetta nel PUDM e la sua immediata accessibilità via terra. L’obiettivo è trasformarla “da privilegio per pochi a bene per tutti”, prevedendo, se necessario, “l’esproprio di un breve corridoio” da Via Iceta o da Via Riviera Dionisio il Grande.
  • Spiaggia dell’Arenella: Si chiede che il 65% diventi a libera fruizione e il restante 35% sia destinato a lidi, includendo lidi per animali da compagnia.
  • Spiaggia di Fontane Bianche: Si chiede che il 65% diventi a libera fruizione.
  • Libero accesso al mare e rimozione barriere: Richiesta di censimento di tutti gli accessi e sentieri pedonali al mare (anche quelli non accessibili per motivi di sicurezza) e l’apposizione di regole comportamentali chiare.

I promotori concludono confidando nella sensibilità delle istituzioni per garantire a tutti i siracusani e ai visitatori “il diritto di vivere la propria città e il proprio mare”, assicurando che le future generazioni possano goderne come un diritto e non come un privilegio.

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