Con oltre 2000 firme, la petizione promossa da Vittorio Gambuzza chiede al Sindaco Italia lo stop alle concessioni, la modifica del PUDM e la garanzia di accesso pubblico a Sbarcadero, Arenella, Fontane Bianche e alla spiaggetta di Via Iceta
Oltre 2000 cittadini hanno già sottoscritto la petizione per le spiagge libere a Siracusa, un forte segnale contro quelle che i promotori definiscono “concessioni e privatizzazioni selvagge” che stanno sottraendo il litorale urbano ai residenti.
La petizione, promossa da Vittorio Gambuzza (membro del Comitato Provinciale e Regionale del Partito Comunista Italiano), è stata indirizzata formalmente al Sindaco, Dott. Francesco Italia, all’intera giunta, al Presidente del Consiglio, Dott. Alessandro di Mauro, e a tutti i Consiglieri Comunali.
I promotori chiedono un’audizione ufficiale per consegnare la petizione popolare e discutere le integrazioni emerse da sopralluoghi e approfondimenti, con l’obiettivo “di tutelare, valorizzare e restituire alla Cittadinanza il litorale, le aree demaniali, gli accessi e/o le servitù di passaggio e le aree archeologiche presenti a terra e in mare”.
L’urgenza: un accesso al mare negato
Oltre alla discussione generale sul Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), i firmatari ribadiscono “l’urgente richiesta di sapere quale accesso/servitù utilizzare per accedere via terra al litorale tra Via Riviera Dionisio il Grande 60 e Via Cimone, ivi compresa la spiaggetta”.
Le richieste della petizione: “Basta concessioni e privatizzazioni”
Il testo della petizione evidenzia come la città assista “da anni a una progressiva e inaccettabile privatizzazione del litorale”, compromettendo il diritto fondamentale dei cittadini a fruire del mare come bene comune. Si sottolinea l’inaccettabilità di sottrarre il litorale urbano a residenti, famiglie, anziani e persone con mobilità ridotta.
La petizione chiede al Sindaco e al Consiglio Comunale un impegno concreto per integrare e modificare il PUDM, introducendo le seguenti azioni specifiche:
- Spiaggia dello Sbarcadero: Si richiede che l’area torni a essere per metà a libera fruizione, restituendo alla comunità uno spazio storico.
- Messa in sicurezza del Moletto (“Piattaforma tuffi”): Si chiede un intervento immediato per il ripristino e la messa in sicurezza del moletto, amato punto di balneazione.
- Inclusione della spiaggetta di Via Iceta: Si sollecita l’inserimento formale della spiaggetta nel PUDM e la sua immediata accessibilità via terra. L’obiettivo è trasformarla “da privilegio per pochi a bene per tutti”, prevedendo, se necessario, “l’esproprio di un breve corridoio” da Via Iceta o da Via Riviera Dionisio il Grande.
- Spiaggia dell’Arenella: Si chiede che il 65% diventi a libera fruizione e il restante 35% sia destinato a lidi, includendo lidi per animali da compagnia.
- Spiaggia di Fontane Bianche: Si chiede che il 65% diventi a libera fruizione.
- Libero accesso al mare e rimozione barriere: Richiesta di censimento di tutti gli accessi e sentieri pedonali al mare (anche quelli non accessibili per motivi di sicurezza) e l’apposizione di regole comportamentali chiare.
I promotori concludono confidando nella sensibilità delle istituzioni per garantire a tutti i siracusani e ai visitatori “il diritto di vivere la propria città e il proprio mare”, assicurando che le future generazioni possano goderne come un diritto e non come un privilegio.




