Dopo la lettera di uno studente a SiracusaPress, il capogruppo della Lista Civica “INSIEME” chiede all’Assessore di estendere gli orari della sala studio (oggi solo 3 giorni/settimana) e garantire l’accesso anche sabato e domenica
“Studiare con costanza, qui, è impossibile.” Inizia così la lettera accorata di uno studente universitario siracusano, pubblicata recentemente su SiracusaPress, che denuncia la carenza di spazi adeguati per lo studio in città. Un grido d’allarme che ha spinto il consigliere comunale e capogruppo della Lista Civica “INSIEME”, Ivan Scimonelli, a rivolgere un appello diretto all’Assessore Marco Zappulla affinché vengano migliorati gli orari per gli studenti all’Urban Center di Siracusa.
La difficile realtà degli studenti siracusani
Lo studente, nella sua lettera, descrive una situazione di disagio quotidiano: “Ogni giorno ci troviamo costretti a mendicare uno spazio silenzioso e decoroso dove poter leggere, scrivere, prepararci agli esami. Le biblioteche chiudono presto, l’Urban Center è spesso inaccessibile nei weekend, e nei giorni festivi si trasforma in una struttura fantasma.”
Attualmente, infatti, la sala studio dell’Urban Center è aperta al pubblico solo tre giorni a settimana: lunedì, mercoledì e venerdì, con chiusura totale nei fine settimana e durante le festività. Una disponibilità oraria, sottolinea Scimonelli, del tutto insufficiente a rispondere alle esigenze di centinaia di studenti universitari e maturandi, soprattutto nei mesi estivi quando molti fuorisede tornano in città.
L’appello del consigliere Scimonelli all’assessore Zappulla
Alla luce di queste testimonianze, il consigliere Ivan Scimonelli chiede all’Assessore Marco Zappulla “un intervento concreto e immediato”. Le richieste specifiche sono:
- Un’estensione degli orari di apertura della sala studio presso l’Urban Center.
- La possibilità di accesso anche nei giorni di sabato e domenica, con un servizio minimo garantito.
- La pianificazione, in collaborazione con le associazioni studentesche, l’ERSU e le realtà giovanili del territorio, di una gestione partecipata e sostenibile di questi spazi.
Una scelta politica per il futuro dei giovani
“Siracusa è una città che non può permettersi di scoraggiare i suoi giovani,” dichiara Scimonelli nel suo appello. “Non possiamo parlare di diritto allo studio se non garantiamo, nemmeno nei mesi estivi, uno spazio stabile e accogliente dove studiare. Tanti studenti fuorisede tornano nella propria città nei mesi caldi, ma vi trovano solo serrande abbassate e disattenzione.”
Per il capogruppo di “INSIEME”, rendere accessibili e vivibili gli spazi pubblici non è solo una questione logistica, ma una “scelta politica” che dimostrerebbe una reale volontà di credere nei giovani e nel loro diritto a formarsi a Siracusa. L’appello si conclude con una semplice ma potente richiesta: “I giovani non chiedono privilegi, chiedono solo di poter studiare. Diamo loro almeno un tavolo e una sedia.”