Aggiornato al 16/12/2024 - 10:00
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Tagli indiscriminati

Dimensionamento scolastico, la FLC CGIL Sicilia denuncia la “Deriva del Sistema Educativo”

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Il segretario Adriano Rizza della FLC CGIL Sicilia contro i tagli al sistema scolastico regionale che colpisce anche Siracusa: “Non si può risparmiare sul futuro delle nuove generazioni”

La scure del dimensionamento scolastico torna ad abbattersi sulle scuole siciliane. Per l’anno scolastico 2025/2026 è prevista la soppressione di 23 autonomie scolastiche che si aggiungono alle 74 già cancellate l’anno precedente, portando il totale a quasi 100 istituti scolastici eliminati in soli due anni. La decisione, approvata nell’incontro con l’Assessorato regionale all’istruzione, ha visto l’opposizione netta della FLC CGIL Sicilia e della Consulta degli studenti.

Le conseguenze su Siracusa: accorpamenti e fusioni

La provincia di Siracusa subirà pesanti modifiche. L’Istituto “Martoglio” (plesso Collodi) sarà accorpato con l’Istituto “Archia”, mentre l’istituto “Insolera” sarà diviso tra il “Rizza” e il “Federico di Svevia”, con la redistribuzione di diversi indirizzi scolastici, tra cui Turismo, Grafica, e Amministrazione. A Lentini, l’Istituto “Moncada” sarà fuso con il “Vittorini” per formare il nuovo Istituto “Moncada-Vittorini”.

Simili accorpamenti riguarderanno anche Avola, dove l’Istituto “Capuana-De Amicis”, già frutto di una precedente fusione, verrà ulteriormente accorpato con l’Istituto “Bianca”. Questa decisione sta sollevando dubbi e perplessità, specialmente in riferimento alla gestione e organizzazione dei plessi coinvolti.

La posizione della FLC CGIL Sicilia

Adriano Rizza, segretario della FLC CGIL Sicilia, ha espresso la sua netta contrarietà al piano, definendolo “un colpo gravissimo al diritto allo studio e alla qualità dell’istruzione pubblica nell’isola“.

“Questi tagli – ha dichiarato Rizza – sono il risultato di una norma voluta dal governo Meloni per risparmiare 88 milioni di euro a livello nazionale, sacrificando il futuro degli studenti, delle famiglie e del personale scolastico. La riduzione delle autonomie scolastiche comporterà accorpamenti forzati, aumento degli alunni per classe e la riduzione delle dirigenze scolastiche. Un disastro per le zone interne e le aree già svantaggiate.”

Il segretario ha sottolineato come questa decisione metta in pericolo il diritto all’istruzione, soprattutto nelle aree con già evidenti disuguaglianze sociali e territoriali. La FLC CGIL ha chiesto il ritiro del piano e l’apertura di un confronto costruttivo con il Ministero dell’Istruzione.

Il contesto regionale e il rischio per il futuro scolastico

Il taglio delle autonomie non colpisce solo Siracusa, ma l’intera regione. Oltre a Palermo, Catania e Messina, anche le province di Agrigento, Trapani, Siracusa, Caltanissetta, Enna e Ragusa vedranno la soppressione di istituti scolastici autonomi, aggravando una situazione già critica.

Dal prossimo anno scolastico, in Sicilia non ci saranno più i Circoli Didattici, sostituiti dagli Istituti Comprensivi, che accorpano infanzia, primaria e secondaria di primo grado in un’unica entità. Questo cambiamento, giustificato con ragioni economiche, potrebbe avere pesanti ripercussioni sulla gestione delle risorse e sul supporto agli studenti più fragili.

Le richieste della FLC CGIL: un confronto immediato

La FLC CGIL chiede il ritiro immediato del piano e la riapertura di un confronto con il Ministero dell’Istruzione e le istituzioni regionali. “Non si può risparmiare sul futuro delle nuove generazioni. L’istruzione è un diritto, non una voce di bilancio da tagliare”, ha concluso Rizza.

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