Il recital da camera “Da Bach a Piazzolla”, eseguito al Teatro “Garibaldi” di Avola da Nino Fuscaldo (al pianoforte) e Francesco Mariozzi (al violoncello), è una sorta di viaggio musicale a cavallo di quattro secoli dal Barocco al Novecento latino-americano
Il concerto si è aperto con la performance musicale di un talentuoso giovane pianista, Paolo Oddo (avolese) che, vincitore della seconda edizione del concorso musicale nazionale città di Avola, si è esibito con la prima ballata di Chopin. Ha fatto il suo ingresso, dunque, il duo, che ha all’attivo numerosi concerti in Italia e all’estero e che è stato coinvolto in eventi di un certo spessore, tra cui l’omaggio a Zeffirelli.
Un repertorio, il loro, che ha accarezzato, innanzitutto, la profondità intellettuale, la padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi del musicista tedesco Bach, capostipite delle epoche musicali successive al barocco e la cui sensibilità artistica toccò elevate vette. E così le note del genio rivoluzionario di Beethoven, la cui profondità emotiva ha inciso nel classicismo e la cui comprensione richiede un ripetuto ascolto, hanno preceduto la rappresentazione di alcuni pezzi di Mendelssohn, il più classico dei musicisti romantici, il cui lirismo fu una superba miscellanea con l’amore per le forme chiare tipiche dello stile classico. È toccato così a Faurè, il più autorevole compositore della Francia post-romantica, la cui chiarezza, unita all’eleganza del linguaggio, fece rima con la delicatezza.
Il duo ha concluso il concerto con Piazzolla che, rispettoso della tradizione, con particolare riferimento a Bach, volse lo sguardo all’innovazione, così da divenire uno strumentista d’avanguardia. Un pezzo, rievocato dal repertorio meno noto del musicista argentino, conosciuto per il Nuevo tango, ossia la felice combinazione di tango e jazz.