Aggiornato al 16/04/2025 - 12:45
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Pantalica nel Ventennale UNESCO: incontri, studi e prospettive tra Cassaro, Ferla e Sortino

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Dal 23 al 24 aprile, il sito Patrimonio dell’Umanità al centro di giornate scientifiche e divulgative tra archeologia, paesaggio e turismo culturale

Nel cuore dell’entroterra siracusano, tra i comuni di Cassaro, Ferla e Sortino, si celebrano le giornate dedicate a Pantalica nel Ventennale del riconoscimento UNESCO, ottenuto nel 2005. L’iniziativa assume particolare rilievo per l’avvio di nuove proposte di intervento e per un confronto operativo sull’attuazione del piano di gestione del sito Patrimonio dell’Umanità.

Le giornate del 23 e 24 aprile 2025 vedono protagoniste le istituzioni, gli amministratori locali, esperti del patrimonio culturale e naturale, archeologi e docenti universitari, impegnati nella promozione e nella valorizzazione dei beni culturali e ambientali di Pantalica. L’obiettivo è favorire l’approfondimento della conoscenza del sito e un dialogo sulla sostenibilità del turismo culturale nell’area archeologica e nei territori limitrofi.

Il 23 aprile a Cassaro, il programma prevede gli interventi di Massimo Cultraro con la relazione “Pantalica nell’età del Bronzo: capitale di un regno?” e di Massimo Frasca con “Pantalica e il mondo greco“. Entrambi gli studi indagano il ruolo di Pantalica tra la fine del II millennio a.C. e l’incontro con la colonizzazione greca.

Il 24 aprile a Sortino, sono previsti gli interventi di Massimo Frasca, che si sofferma su “Pantalica e il suo paesaggio culturale“, e di Eleonora Pappalardo, che affronta il tema “Turismo archeologico. Dalla risorsa all’offerta“, evidenziando la necessità di una pianificazione strategica per trasformare il territorio in una destinazione culturale integrata.

A sostegno del programma scientifico, vengono segnalate numerose pubblicazioni di rilievo che hanno contribuito allo studio e alla divulgazione dei risultati delle ricerche su Pantalica dopo il riconoscimento UNESCO. Tra queste figurano lavori di R. Leighton, M. Cultraro, L. Guzzardi, E. Storaci, S. Bouffier, e atti di convegni recenti che mettono in luce nuove prospettive sulla storia e sull’archeologia dell’area.

Pantalica, con le sue oltre 5000 tombe scavate nella roccia lungo le pareti delle cave dei fiumi Anapo e Calcinara, continua a rappresentare un unicum archeologico e paesaggistico. La valorizzazione del suo paesaggio culturale, così come la definizione di strategie per un turismo archeologico sostenibile, sono temi centrali di un dialogo che guarda al futuro partendo da un passato ricchissimo.

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