Aggiornato al 19/02/2025 - 12:33
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Avola, vicenda Cannata: la Procura apre un fascicolo senza ipotesi di reato

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Ex consiglieri e assessori confermano quote mensili. Il parlamentare di FdI: “Tentativo orchestrato per screditarmi”

La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta in merito ai presunti versamenti in contanti che alcuni ex consiglieri e assessori del Comune di Avola avrebbero effettuato a favore dell’allora sindaco, oggi deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata.

L’indagine è attualmente iscritta nel modello 45, ossia un fascicolo per atti non costituenti reato e, dunque, al momento senza indagati. A riportare la vicenda è stato il quotidiano La Sicilia, attraverso un’inchiesta giornalistica firmata da Mario Barresi e Luisa Santangelo.

Secondo quanto emerso dall’articolo pubblicato da La Sicilia, alcuni ex componenti della giunta di Avola e del consiglio comunale avrebbero confermato di aver versato quote mensili in contanti per sostenere le attività politiche dell’allora primo cittadino e del suo staff.

Tra le testimonianze riportate spicca quella di Fabio Iacono, avvocato ed ex presidente del Consiglio comunale di Avola, oggi passato a Forza Italia:“Quando sono stato eletto presidente, il sindaco mi ha chiesto di contribuire con 550 euro al mese. Dopo un paio d’anni ho ridotto la cifra a 500 euro fino a quasi fine mandato.”
A confermare questa pratica anche Deborah Rossitto, assessora allo Spettacolo: “È un contributo libero, non c’è una quota fissa. Con quei soldi abbiamo comprato i defibrillatori per la città o coperto spese per il gruppo, come una cena tra colleghi.”

La replica di Luca Cannata: “Tentativo di screditarmi”
Alle accuse riportate dalla stampa, il deputato Luca Cannata ha risposto con fermezza, parlando di un tentativo orchestrato dai suoi oppositori per metterlo in difficoltà:

 “Vogliono screditarmi. Si tratta di persone che sono state allontanate dal nostro gruppo politico perché non condividevano il nostro metodo amministrativo. Ora, in combutta con i miei oppositori, stanno cercando di creare uno scandalo su di me.”

L’ex sindaco ha poi negato di aver ricevuto contanti: “Noi non chiediamo soldi a nessuno, anzi, li mettiamo di tasca nostra. Io non ho mai preso contanti. Da quando sono con Fratelli d’Italia verso le mie somme come chiunque altro.”

Lo sfogo di Cannata sui social: “Non ci faremo fermare dalla macchina del fango”.

Sulla vicenda, Cannata è intervenuto anche attraverso i suoi canali social, pubblicando un lungo post in cui ha ribadito la sua estraneità ai fatti e ha parlato di un attacco orchestrato contro di lui: “Ne ho viste tante. Ne ho superate tante e di più complicate… Sono abituato agli attacchi, alle polemiche e persino alle indagini basate su ricostruzioni false.” L’ex sindaco di Avola ha poi sottolineato la sua integrità e la volontà di andare avanti: “Siamo di fronte nuovamente a qualcosa di surreale, costruito ad arte, lontano dalla verità. È incredibile vedere come si provi a distorcere la realtà per creare uno scandalo dove scandalo non c’è.”

Infine, ha voluto ringraziare tutti coloro che gli hanno mostrato vicinanza:“Voglio ringraziare di cuore tutti voi per i tanti messaggi di solidarietà che mi state inviando. Il vostro sostegno è la conferma che chi mi conosce sa chi sono e come ho sempre agito: con correttezza, trasparenza, onestà e rispetto per le istituzioni.”

L’inchiesta aperta dalla Procura di Siracusa è ancora in fase preliminare e non presenta al momento ipotesi di reato o indagati. Tuttavia, il dibattito politico si è acceso, con dichiarazioni contrastanti tra gli ex amministratori locali e lo stesso Luca Cannata, il quale respinge con forza ogni accusa e si dice determinato ad andare avanti.

Leggi anche: Accuse su Fratelli d’Italia ad Avola: il PD chiede chiarimenti sui contributi in contanti

 

 

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