Il portavoce della mozione “Dipende da te” replica agli attacchi interni contro Tiziano Spada e denuncia l’espulsione di Ricupero. “Gerratana ostaggio di accordi post-congressuali”
Esplode la tensione interna al Partito Democratico di Siracusa alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali (Provinciali e amministrative a Solarino). Orazio Scalorino, portavoce della mozione congressuale di minoranza “Dipende da te”, esprime “profondo imbarazzo” e lancia un durissimo attacco alla gestione del segretario provinciale Piergiorgio Gerratana e ai suoi alleati interni.
La miccia è stata accesa da notizie di stampa relative ad attacchi, provenienti da esponenti della maggioranza interna del segretario (Cutrufo e Bonomo), nei confronti della candidatura a sindaco di Solarino del deputato regionale PD Tiziano Spada, e dalla notizia dell’espulsione dal partito di Emiliano Ricupero.
Scalorino difende Spada, negando categoricamente “fantomatici e innaturali accordi con Mpa” a Solarino, dove il deputato PD è sostenuto da una lista civica. Il portavoce di “Dipende da te” attacca quindi i critici: “Stupisce che tali critiche provengano proprio da chi, alle scorse elezioni regionali, è stato candidato nel movimento di Lombardo (Mpa, ndr) ed ha sostenuto il centro-destra in tutte le ultime elezioni”. Scalorino cita anche l’attuale vicinanza di Bonomo a Germano (candidato a Solarino, ndr) “appoggiato da tutto lo schieramento di centro-destra”, definendo “paradossale” che si dia credito a “tali personaggi”.
Per Scalorino, “tutto ciò è la dimostrazione che oggi il Partito Democratico è senza una guida autorevole e che si trovi nelle mani di alcuni ambulanti della politica locale“.
Viene criticato anche il metodo dell’espulsione di Emiliano Ricupero, appresa dalla stampa prima della notifica ufficiale da parte di una Commissione di Garanzia che avrebbe agito, secondo Scalorino, senza la totalità dei suoi componenti (firmata da 3 su 7).
Pur rivendicando un atteggiamento “responsabile e costruttivo” della sua area fin dall’insediamento di Gerratana, Scalorino ora denuncia “atteggiamenti inadeguati e divisivi“. Accusa il segretario di non “sanare le ferite all’interno del Partito”, ma di dare “spazio ad esigenze personali di soggetti che della loro incoerenza ed ambiguità hanno fatto il tratto distintivo di una chiara strategia politica”. L’affondo è diretto: “Dobbiamo constatare che, pur di pagare il prezzo della vittoria congressuale, il Segretario provinciale è costretto a togliersi una imbarazzante maschera che dà la misura e lo spessore politico del progetto di cui lui stesso è vittima”. Scalorino definisce “irresponsabile” esporre il partito a tale scontro interno in questo momento.
La nota richiama anche la storia politica recente, ricordando la candidatura di Bonomo con Mpa nel 2022 e il suo sostegno al centrodestra a Siracusa nel 2023, ma anche la richiesta di espulsione di Cutrufo avanzata nel 2021 dall’allora segretario Salvo Adorno per il sostegno alla giunta Italia. “Ci piacerebbe conoscere oggi qual è l’opinione di Adorno in merito all’alleanza che il suo Segretario ha stretto con questi personaggi”, chiede polemicamente Scalorino, concludendo che la “coerenza di un tempo oggi si sia trasformata un cupio dissolvi [desiderio di autodistruzione, ndr], le cui conseguenze sono già evidenti”.